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Il primo probiotico coperto da matrice biodinamica

2023-05-17T11:00:03+02:00

Dalla Ricerca enzimologica biodinamica italiana una svolta rivoluzionaria in ambito probiotico

Probiotic P-450 è il primo integratore che consente effettivo rilascio intestinale dopo assunzione orale di miliardi di microrganismi vivi, integri e attivi, grazie alle peculiari proprietà della componente biodinamica che lo differenzia e caratterizza: nel preparato, infatti, lattobacilli opportunamente selezionati (Lactobacillus salivarius-Ceppo SP2 e Lactobacillus casei-Ceppo BGP93), presenti in numero di 13 miliardi per dose, sono protetti dalla degradazione durante il transito in ambiente acido gastrico da una “matrice biodinamica”, studiata ed elaborata nei laboratori di Ricerca Citozeatec non solo a tale scopo ma anche per interagire a livello gastroenterico ed epatico con gli enzimi dei citocromi P-450, al fine di una normalizzazione della peristalsi. Probiotic P-450 contiene inoltre agenti prebiotici (inulina) e vitamine, utili al processo di ricolonizzazione intestinale (Vitamina E, Vitamina A, Vitamina D). Il meccanismo principale con cui la flora intestinale partecipa alla digestione è quello della conversione dei carboidrati con la liberazione di acidi organici e di anidride carbonica. Il processo digestivo degli alimenti viene completato dai lattobacilli che contrastano i fenomeni putrefattivi. In particolare le proteine vengono trasformate dalle proteinasi, enzimi elaborati dalle cellule dei probiotiche, in peptidi e aminoacidi più facilmente assimilabili. I probiotici trovano notoriamente utilizzo razionale in svariate situazioni: diarrea da dismicrobismo indotto da antibiotici, sindrome del colon irritabile, infiammazione intestinale, patologie da Helicobacter pylori, obesità, stitichezza, alterato assorbimento di minerali, prevenzione delle infezioni in chirurgia, infezioni del tratto genito-urinario maschile e femminile, con particolare riferimento a cistiti, uretriti e vaginosi batteriche, oltre che per la normalizzazione della funzione intestinale durante gravidanza e allattamento. Svariate pubblicazioni evidenziano inoltre l’efficacia dei probiotici in caso di ipercolesterolemia, ipertensione, riduzione della colonizzazione probiotica dell’intestino e in condizioni che possono danneggiare la flora batterica intestinale (infezioni intestinali, avvelenamenti/intossicazioni, dispepsia, scorrette abitudini alimentari, stress) e nella prevenzione del tumore del colon. La pratica confezione in stick consente l’assunzione di Probiotic P-450 in qualsiasi momento, senza necessità di acqua. Il confezionamento sotto vuoto, con aggiunta di gas inerte, garantisce la vitalità delle cellule probiotiche a temperatura ambiente, senza necessità di catena del freddo. La posologia suggerita in fase acuta è di uno stick al giorno, nell’adulto e nel bambino, senza particolari aggiustamenti posologici, mentre in profilassi sono sufficienti due somministrazioni settimanali data l’elevata carica probiotica efficace. Siamo di fronte ad un’ulteriore sviluppo della TCE (Terapia Complementare Enzimatica), frutto della Ricerca italiana, recentemente definita “paradigma di ogni strategia medica” (Prof. S. Lenzi, Ambulatori Sanitari della Corte Costituzionale, “Pianeta Salute” N. 189, nov. 2016).

articolo probiotici.pdf

Il primo probiotico coperto da matrice biodinamica2023-05-17T11:00:03+02:00

La modulazione metabolica l’informazione enzimatica al servizio della salute

2023-05-17T11:00:53+02:00

La modulazione metabolica l’informazione enzimatica al servizio della salute

10 dicembre 2016 Rivoli Hotel sala New York Rivoli (TO)

Autentica Lectio Magistralis del Dottor Carlo Alberto Zaccagna su un tema di straordinaria attualità, illuminato dall’esperienza del Relatore, fra i massimi esperti italiani in Terapia Complementare Enzimatica dopo una lunga militanza pratica, prima come Anestesista e successivamente come Medico di Famiglia, orientato, quindi, ad una visione generale delle patologie più svariate, che trovano in disequilibri enzimatici il comune denominatore. Zaccagna ha chiarito con linguaggio semplice e adeguate esemplificazioni l’importanza dell’Enzimologia clinica in Medicina: miliardi di reazioni
biochimiche sono catalizzate, cioè rese possibili, da enzimi, in un moto perpetuo di modificazioni di substrati specifici che dà origine a quella meravigliosa realtà unitaria di flussi energetici che chiamiamo vita. Partendo dalla biochimica, continuando con la disamina delle principali attività enzimatiche e con l’importanza dell’interazione degli enzimi con substrati “informati” (cioè conformazionalmente riconoscibili dalle proteine enzimatiche), Zaccagna ha delineato il ruolo fondamentale di una nuova classe di Integratori, definiti “biodinamici”, frutto della ultratrentennale
Ricerca di un’Azienda italiana (Citozeatec Srl), preparati in grado di stimolare e modulare la risposta dell’organismo verso la via della salute. Particolare attenzione ha destato la discussione di alcuni casi clinici in patologie apparentemente lontane e dalla etiologia ancora incerta ma sicuramente accomunate da enzimopatie secondarie (Autismo, Sclerosi multipla, Demenza senile). Patologie trattate sino ad oggi con scarso successo hanno trovato beneficio dall’associazione tra un’alimentazione sana e corretta e l’utilizzo secondo specifici protocolli di preparati biodinamici (Citozym, Propulzym ed Ergozym Plus) messi a punto dall’équipe del Dott. Pasquale Ferorelli, Ingegnere chimico, pioniere dell’Enzimologia biodinamica. Il Seminario, organizzato da Citozeatec e prossimamente recensito su “Pianeta Salute”, si è concluso con una coinvolgente tavola rotonda ed è stato coordinato nelle sue varie fasi dalla Dott.ssa Simona De Vitis, a cui ci si può riferire per ulteriori informazioni:

(e-mail: simonadevitis@libero.it mobile: 349 5531462)

Comunicato Stampa Torino 10 12 2106.pdf

La modulazione metabolica l’informazione enzimatica al servizio della salute2023-05-17T11:00:53+02:00

Terapia complementare enzimatica

2023-05-17T11:02:34+02:00

Il legame fra diabete e zucchero è acquisizione antichissima: se ne ritrova traccia nella letteratura sanscrita fina dal sesto secolo prima di Cristo, quando nel Sushruta Samhita e nel Charaka Samhita, antichi testi ayurvedici, troviamo scritto che l’urina di pazienti con poliuria è appiccicosa e “sa di miele”. Due millenni dopo il medico inglese Mathew Dobson (1735-1784) sperimentò che disidratando l’urina di pazienti diabetici si otteneva un residuo simile allo zucchero grezzo per aspetto e sapore. Anche il siero da sangue diabetico risultava dolciastro. La proibizione o limitazione di zuccheri divenne quindi una norma, anche se non tutti gli zuccheri risultano “diabetogeni”: più importante risulta oggi l’attenzione al cosiddetto “Indice glicemico”, cioè la velocità con cui il valore della glicemia aumenta in risposta all’assunzione di zuccheri. L’indice glicemico è espresso in percentuale, con valore che esprime il rapporto di velocità di aumento della glicemia: in riferimento al glucosio (valore 100), se uno zucchero (o un alimento in genere) presenta indice glicemico di 50, significa che è in grado di aumentare la glicemia a velocità dimezzata.

Terapia complementare enzimatica2023-05-17T11:02:34+02:00

Pianeta Salute 186 – Approfondimento Ferorelli

2023-05-17T11:03:11+02:00

Pianeta Salute 186 – Approfondimento Ferorelli

Le proteine, traduzione del codice genetico, rappresentano per eccellenza il fenomeno vita: gli enzimi, in particolare, i veri “operai molecolari” delle cellule, portano avanti tutte le reazioni biochimiche necessarie alla vita. Si tratta di macromolecole la cui struttura primaria (sequenza di aminoacidi), condiziona la conformazione spaziale in modo da definire selettività per i substrati specifici, in un gioco di incastri che rende elementare il più complesso “puzzle”. Anomalie della struttura spaziale, indotte da metalli pesanti ed altre interferenze, rappresentano la base molecolare di disturbi e patologie, ponendo le premesse per una nuova disciplina: l’Enzimologia clinica. Le reazioni che avvengono in una cellula, infatti, sono quelle per le quali sono presenti e attivi gli enzimi appropriati, pertanto nel caso delle reazioni cellulari, gli enzimi fanno la differenza tra il poter avvenire e l’avvenire. Si consideri pure che le reazioni spontanee da un punto di vista termodinamico non avvengono a velocità apprezzabile in assenza di un opportuno catalizzatore e che gli enzimi, appunto, sono i catalizzatori biologici. Per la maggior parte delle reazioni biologicamente importanti a temperature cellulare normali, l’energia di attivazione è sufficientemente alta da far sì che la quantità di molecole che possiedono questa energia in ogni istante sia estremamente bassa: Ne consegue che nelle cellule le velocità delle reazioni non catalizzate (da enzimi) sono stazionarie, sebbene queste molecole siano dei reagenti potenziali: in altre parole, essi sono termodinamicamente instabili, ma non hanno sufficiente energia per superare la barriera dell’ energia di attivazione. Si dice che queste molecole apparentemente stabili sono in uno stato metastabile. Le elevate energie di attivazione e il conseguente stato metastabile dei costituente cellulari sono essenziali, perché la vita, per sua stessa natura, è mantenuta in uno stato stazionario, lontano dall’ equilibrio. Se non fosse per lo stato metastabile, tutte le reazioni procederebbero velocemente verso l’equilibrio e la vita, cosi come la conosciamo, non sarebbe possibile: la vita infatti dipende da elevate energie di attivazione, che impediscono il verificarsi delle reazioni cellulari in assenza di opportuno catalizzatore. Un modo per aumentare il contenuto energetico del sistema è l’ immissione di calore semplicemente aumentando la temperatura: in tal modo aumenterà l’energia cinetica delle molecole reattive facilitando l’idrolisi dell’ATP. Il problema dell’ uso di temperature elevate è però che questo approccio è incompatibile con la vita, perché i sistemi biologici necessitano di una temperatura relativamente costante. Le cellule sono fondamentalmente sistemi isotermi (a temperatura costante) e richiedono metodi isotermi per risolvere il problema dell’ attivazione e modulazione delle reazioni.

Pianeta Salute 186 – Approfondimento Ferorelli2023-05-17T11:03:11+02:00

Pianeta Salute 185 – Biodinamica e la lotta contro il cancro

2023-05-17T11:04:41+02:00

La prima parte del mio articolo dedicato alla Biodinamica e ai suoi riflessi, dall’Agricolttura alla Salute Umana, si concludeva con un appuntamento a questo numero della Rivista, in cui volevo passare in rassegna gli straordinari successi dell’impiego agricolo di derivati enzimatici biodinamici: appuntamento rimandato di un mese, alla luce della pubblicazione su una testata scientifica internazionale (International Journal of Clinical and Experimental Medicine) di una ricerca italo-russa in Oncologia che ha tutte le caratteristiche non di un sasso ma di un macigno lanciato nello stagno delle convinzioni circa la possibilità di intervenire sui fattori di terreno che alimentano la patologia tumorale.

Micronutrienti multipli utilizzati nella perfusione di espianti di fegato umano invaso da epatocarcinoma (HCC) riducono la proliferazione di cellule tumorali attraverso inibizione dello stress ossidativo. Lasciamo la parola ad uno degli Autori di questa ricerca, il Prof. Simone Beninati, dell’Università romana di Tor Vergata: “Nel nostro laboratorio, abbiamo utilizzato colture di organi da espianto invasi da tumori maligni per determinare le possibilità di azione diretta degli agenti antineoplastici, in un ambiente mobile, caratterizzato da vari tipi di cellule e tessuti di un organo per studiare l’azione antineoplastica in vivo…

Pianeta Salute 185 – Biodinamica e la lotta contro il cancro2023-05-17T11:04:41+02:00

Pianeta Salute 184 – Dall’agricoltura alla salute dell’uomo

2023-03-16T09:50:45+01:00

La ricerca biochimica più avanzata consente oggi di identificare nel nostro organismo e, in particolar modo, nel chimico le nostre cellule, l’esistenza di un complesso sistema chiamato “biodinamico”, preposto a regolare i fenomeni fisico-chimici che sono all’origine della vita stessa (bios = vita) in armonia con quella “forza vitale” da tempo cercata da filosofi ed alchimisti (dymanis=forza) e che oggi, in buona parte, possiamo ascrivere all’energia, che dal sole fluisce agli organismi viventi e genera un incessante movimento coordinato di elettroni, che forma e spezza legami chimici ed orienta enzimi ed ormoni, coerentemente con i principi della Termodinamica. In tale complesso sistema, le reazioni di ossido-riduzione (che includono anche le reazioni acido-base), mediando la formazione/rottura di legami chimici covalenti, per generare o accumulare energia ovvero per produrre specie reattive (i cosiddetti radicali liberi) preposte alla difesa ed alla comunicazione cellulare, rappresentano l’hardware del metabolismo cellulare. Il software gestionale, invece, creando  attraverso una “redistribuzione” della nube elettronica di legame  molecole transitoriamente o permanentemente polari, condicio sine qua non per le interazioni tra enzimi e substrati e tra mediatori e recettori, consente il regolare e corretto svolgimento di tutte le reazioni in condizioni ambientali non estreme di pH, temperatura e forza ionica.

Pianeta Salute 184 – Dall’agricoltura alla salute dell’uomo2023-03-16T09:50:45+01:00

La biodinamica, concetti futuristici per le patologie

2023-05-17T11:06:19+02:00

La biodinamica, concetti futuristici per le patologie

La ricerca biochimica più avanzata consente oggi di identificare nel nostro organismo e, in particolar modo nelle nostre cellule, l’esistenza di un complesso sistema chiamato “biodinamico”, preposto a regolare i fenomeni fisico-chimici che sono all’origine della vita stessa (bios = vita) in armonia con quella “forza vitale” da tempo cercata da filosofi ed alchimisti (dymanis=forza) e che oggi, in buona parte, possiamo ascrivere all’energia che dal sole fluisce agli organismi viventi e genera un incessante movimento coordinato di elettroni che forma e spezza legami chimici ed orienta enzimi ed ormoni, coerentemente con i principi della Termodinamica. In tale complesso sistema, le reazioni di ossido-riduzione (che includono anche le reazioni acido-base), mediando la formazione/rottura di legami chimici covalenti, per generare o accumulare energia ovvero per produrre specie reattive (i cosiddetti radicali liberi) preposte alla difesa ed alla comunicazione cellulare, rappresentano l’hardware del metabolismo cellulare. Il software gestionale, invece, creando – attraverso una “redistribuzione” della nube elettronica di legame – molecole transitoriamente o permanentemente polari, condicio sine qua non per le interazioni tra enzimi e substrati e tra mediatori e recettori, consente il regolare e corretto svolgimento di tutte le reazioni in condizioni ambientali non estreme di pH, temperatura e forza ionica.

Il sistema biodinamico ed il ruolo rilevante degli enzimi

Colonna portante del sistema biodinamico sono gli enzimi, i quali possono essere definiti come dei catalizzatori biologici, ossia sostanze in grado di accelerare la velocità di una reazione chimica consentendo ad essa di raggiungere più rapidamente lo stato di equilibrio. Gli enzimi sono per lo più proteine, da sole o combinate con coenzimi (molecole vitaminiche attivate) o cofattori (generalmente metalli, quali calcio, ferro, zinco etc.). Sono essi a consentire il mantenimento di un elevato grado di “ordine” procrastinando istante dopo istante quella che sarebbe la morte “entropica”. Qualsiasi perturbazione a carico del “sistema bio-dinamico” – dal quale dipendono da un lato, la generazione ed il corretto utilizzo dell’energia e, dall’altro, attività vitali quali la catalisi enzimatica, la modulazione ormonale ed il signalling – se non prontamente identificata e corretta, può essere causa di sofferenza cellulare, prima, e tissutale, poi, fino a condurre all’accelerazione del fisiologico processo di senescenza o all’innesco di processi cronico-degenerativi in grado di ridurre in maniera variabile la qualità e/o l’aspettativa di vita.

La biodinamica, concetti futuristici per le patologie2023-05-17T11:06:19+02:00

Una vita allo studio degli enzimi

2023-03-16T09:50:18+01:00

Le proteine, traduzione del codice genetico, rappresentano per eccellenza il fenomeno vita: gli enzimi, in particolare, i veri “operai molecolari” delle cellule, portano avanti tutte le reazioni biochimiche necessarie alla vita. Si tratta di macromolecole la cui struttura primaria (sequenza di aminoacidi), condiziona la conformazione spaziale in modo da definire selettività per i substrati specifici, in un gioco di incastri che rende elementare il più complesso “puzzle”. Anomalie della struttura spaziale, indotte da metalli pesanti ed altre interferenze, rappresentano la base molecolare di disturbi e patologie, ponendo le premesse per una nuova disciplina: l’Enzimologia clinica.

Le reazioni che avvengono in una cellula, infatti, sono quelle per le quali sono presenti e attivi gli enzimi appropriati, pertanto nel caso delle reazioni cellulari, gli enzimi fanno la differenza tra il poter avvenire e l’avvenire. Si consideri pure che le reazioni spontanee da un punto di vista termodinamico non avvengono a velocità apprezzabile in assenza di un opportuno catalizzatore e che gli enzimi, appunto, sono i catalizzatori biologici. Per la maggior parte delle reazioni biologicamente importanti a temperature cellulare normali, l’energia di attivazione è sufficientemente alta da far sì che la quantità di molecole che possiedono questa energia in ogni istante sia estremamente bassa: Ne consegue che nelle cellule le velocità delle reazioni non catalizzate (da enzimi) sono stazionarie, sebbene queste molecole siano dei reagenti potenziali: in altre parole, essi sono termodinamicamente instabili, ma non hanno sufficiente energia per superare la barriera dell’ energia di attivazione.

Una vita allo studio degli enzimi2023-03-16T09:50:18+01:00

Allegato brevetto B – Brevetto Ferorelli – Patente

2023-05-17T11:48:49+02:00

Leachates from sanitary landfills and waste water liquid in general are depurated and converted into clear water (19), ammonium sulphate (24) and polluted mud by gradually heating the liquid, raising its pH (5) to precipitate heavy metals (6), stripping ammonia (7), lowering the pH by treatment with CaCl¿2? (8), neutralising and precipitating further metals and impurities (14), and evaporating (17; 18; 15; 27) the water into steam that is condensed while gradually
heating the incoming liquid.

(FR)Cette invention concerne un procédé et une installation qui permettent d’épurer les lixiviats de décharges sanitaires ainsi que les liquides de type eaux usées en général, et de les transformer en eau pure (19), en sulfate d’ammonium (24) et en boues polluées. Ce procédé comprend les étapes suivantes: chauffer progressivement le liquide; augmenter son pH (5) de manière à précipiter les métaux lourds (6); éliminer l’ammoniac (7); abaisser le pH par un traitement au CaCl¿2? (8); neutraliser et précipiter les autres métaux et impuretés (14); et enfin,faire évaporer (17; 18; 15; 27) l’eau sous forme de vapeur qui va se condenser tout en chauffant progressivement le liquide entrant.

Allegato brevetto B – Brevetto Ferorelli – Patente2023-05-17T11:48:49+02:00

Comunicato stampa Congresso IGMEDT 2019 Vienna

2023-02-09T15:25:39+01:00

Come ogni anno, a Vienna dal 1 al 3 Marzo 2019, si è tenuto il Congresso Internazionale di Medicina Olistica (IGMEDT) organizzato dal Prof. Dr. Köstler, in una sala gremita da medici, farmacisti, ricercatori universitari, provenienti da ogni parte del mondo il quale ha tenuto ad invitare il Ricercatore Pasquale Ferorelli, responsabile del dipartimento di Ricerca e Sviluppo dell’azienda Citozeatec. Un contesto scientifico dove Citozeatec ha trovato terreno fertile per aiutare i professionisti del settore a migliorare le condizioni di salute dei pazienti in tutti i campi della medicina.

Durante la filippica del Ricercatore Ferorelli si è potuto chiarire il concetto che sta alla base dei prodotti Citozeatec. Infatti, nonostante l’etichetta riporti un elenco di molecole a sei atomi di carbonio comunemente chiamate zuccheri, essi sono componenti enzimatici in grado, una volta entrate all’interno della cellula, di essere riconosciute da enzimi endogeni e modularne la loro attività. Grazie alla messa a punto di un impianto che prevede l’utilizzo di 12 bioreattori, Ferorelli è riuscito a concretizzare la sua idea tessuta per oltre 30 anni e grazie alla sua pluriennale esperienza nel campo enzimologico, ad ottenere molecole in grado di sostituirsi ai normali metaboliti e metabolismi cellulari. Citando le parole proferite durante il suo intervento: << non lasciatevi ingannare dall’etichetta! All’interno dei prodotti Citozeatec è possibile trovare Glucosio 6 fosfato, Fruttosio 1,6 bifosfato… …Molecole che entrano nella via glicolitica, migliorando l’attività cellulare permettendo di elaborare energia acquisita dal sole e dalle piante poiché, come ci insegna madre natura, la trasformazione dell’energia è la primaria funzione degli esseri viventi>>. Dopo aver chiarito l’importanza in biochimica che riveste l’utilizzo dei prodotti nel migliorare la pratica medica ed aver illustrato le ultime ricerche sia concluse che in corso d’opera ed in collaborazione con prestigiose Università italiane ed estere, è stato possibile evidenziare e toccar con mano i risultati ottenuti grazie all’esclusivo utilizzo di Citozym, Propulzym ed Ergozym Plus (alcuni dei 14 prodotti aziendali). È chiaro che grazie alle ricerche ed alla pratica medica condotta tramite prodotti Citozeatec è nata quella che oggi possiamo definire Terapia Complementare Enzimatica (TCE) in grado di sfruttare in modo coordinato gli Integratori Alimentari Biodinamici (IAB). Il primo caso clinico affrontato riguardava l’utilizzo di Citozym per via orale e topica che ha determinato la completa rigenerazione cellulare, con restitutio ad integrum, della prima falange del primo dito della mano destra di una bambina di 3 anni. Altri casi trattati e discussi durante l’evento evidenziavano i successi avuti nel campo della dermatologia e precisamente nei miglioramenti ottenuti in due pazienti affetti da psoriasi più o meno gravi. Essendo la TCE una terapia ad ampio spettro, poiché basata sulla modulazione enzimatica, si sono osservati riscontri anche nel campo delle ulcerazioni. Ultima tematica che si è voluta affrontare, per ragioni puramente temporali, è stata quella oncologica. Ferorelli ha riportato il caso di una donna affetta da tumore alla mammella, necessariamente, agli occhi dei medici, operabile tramite mastectomia poiché la massa tumorale era evidente sia al tatto che alla vista. Sottoponendo la paziente a trattamento TCE intensivo, visto la drammaticità del caso, si sono osservati, a distanza di 6 mesi, miglioramenti in termini di regressione del tumore e delle metastasi epatiche e polmonari. Ad oggi, osservando la foto, che provoca stupore paragonandola al contesto di partenza, la paziente è salva da mastectomia e da progressione tumorale. Senza ombra di dubbio, si è consapevoli che le tematiche affrontate da Citozeatec hanno permesso di consolidare il ruolo importante della modulazione enzimatica in grado di regolare processi allostatici e omeostatici alla base degli eventi fisiopatologici. È ormai risaputo infatti che gli IAB sono in grado di modulare l’attività enzimatica, organizzando i metabolismi bioenergetici ed apportando energia metabolica, permettendo alle cellule di reagire agli insulti provenienti sia dai fattori esterni, che interni come può essere la presenza di processi flogistici che sovente si perpetuano cronicamente nel nostro organismo. Si è certi che, alla seconda partecipazione a tale evento, in un luogo che accoglie e raccoglie un calendario fitto di eventi, di ricercatori e medici afferenti agli istituti universitari ed ospedalieri di tutto il mondo, sia possibile che tali professionisti possano mettere a disposizione le proprie competenze nel campo enzimologico, per la salute del paziente.

Padova, 06 Marzo 2019

Dr. Riccardo Spataro
(Biomedico)

Comunicato stampa Congresso IGMEDT 2019 Vienna2023-02-09T15:25:39+01:00
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