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Rigenerazione nervosa

2023-05-17T10:24:04+02:00

Rigenerazione nervosa

Stress Ossidativo e Rigenerazione nervosa

I traumi al midollo spinale hanno l’attenzione della ricerca medica da anni, ma finora i trattamenti sviluppati hanno avuto scarso successo.

Al momento della lesione del midollo spinale si scatena una serie di eventi che diffonde nel sito di lesione e coinvolge differenti tipi di cellule.
Gli assoni sono danneggiati, gli oligodendrociti, le cellule nervose del SNC che formano lo strato mielinico intorno agli assoni, cominciano anch’essi a morire.

L’assone così esposto all’esterno degenera, la connessione tra i neuroni è quindi interrotta e il flusso d’informazioni tra il cervello e il midollo spinale risulta bloccato.

Rigenerazione assonale
La rigenerazione assonale nel midollo spinale adulto è estremamente limitata a causa di numerosi fattori che sono sia intrinseci che estrinseci al neurone.[…]

Rigenerazione nervosa2023-05-17T10:24:04+02:00

Sclerosi multipla

2023-05-17T10:23:18+02:00

Sclerosi multipla

Ricerche Scientifiche:

Il cervello Umano presenta il più alto consumo energetico dell’intero organismo a dispetto delle scarse capacità di riserva necessarie per il mantenimento dei gradienti ionici extra ed intracellulari e quindi del potenziale di membrana neuronale. È sufficiente che la deprivazione energetica superi pochi minuti per determinare danni neuronali irreversibili, e conseguenti gravi disabilità. È noto che il danno delle cellule nervose indotto da ischemia è un processo che avviene per tappe progressive e che interessa le diverse aree cerebrali in modo differenziato. Tra queste, l’ippocampo appare particolarmente suscettibile all’insulto ischemico, in quanto è possibile osservare fenomeni selettivi di degenerazione cellulare a livello dell’area ippocampale CA1. Evidenze sperimentali precedenti dimostrano come il Citozym (CYZ) sia in grado di determinare su colture cellulari di fibroblasti un aumento dosedipendente dei livelli di SOD e CAT, con conseguente riduzione dei livelli di ROS. In tale contesto, abbiamo recentemente osservato come un potenziamento dell’attività della CAT si associ ad un effetto neuroprotettivo (Armogida et al., Int J Immunopathol Pharmacol. 2011 Jul;24(3):735-747). Inoltre è stato visto come l’infusione del CYZ a varie dosi fosse in grado di indurre un aumento dei livelli di ossigeno ematico ed un aumentato smaltimento del lattato (Prof. Simone Beninati, dati non pubblicati). Dunque, dal momento che il CYZ sembra essere coinvolto nel metabolismo energetico mitocondriale è possibile che il trattamento acuto e/o cronico con CYZ possa modificare in modo significativo le risposte neuronali sottoposte a deprivazione energetica. In questo contesto, abbiamo recentemente dimostrato un potenziale ruolo neuroprotettivo del Citozym (CYZ) su fettine di ippocampo in vitro. Infatti, utilizzando un approccio elettrofisiologico, abbiamo visto come la perfusione di CYZ (1g/L) fosse in grado di revertire l’abbattimento della trasmissione sinaptica indotta dall’esposizione a periodi prolungati di ischemia. Da questi studi ci proponiamo di approfondire i meccanismi cellulari e molecolari alla base degli effetti neuroprotettivi di questo integratore. In particolare, verranno impiegate tecniche elettrofisiologiche, morfologiche e biochimiche al fine di chiarire se l’utilizzo del CYZ riduca sia il danno ipossico-ischemico che la sofferenza neuronale indotta da alterazioni del metabolismo mitocondriale. A tale scopo, utilizzeremo sia modelli sperimentali di ischemia in vitro che in vivo. La conoscenza dettagliata dei meccanismi che sono alla base dell’effetto neuroprotettivo del CYZ rappresenta un prerequisito fondamentale per poter proporre un suo impiego a scopo preventivo nei pazienti maggiormente a rischio di ischemia cerebrale. In allegato pdf degli esperimenti preliminari. Tali dati dimostrano un’efficacia neuroprotettiva del Citozym su fettine ippocampali di ratto sottoposte ad un insulto ischemico. Come si evidenzia un’esposizione prolungata (14min) di ischemia comporta una perdita irreversibile della trasmissione sinaptica glutamatergica. Se invece pretrattano le fettine con Citozym tale depressione sinaptica risulta essere solo transiente, conferendo dunque una importante neuroprotezione alle fettine ippocampali. Questi dati preliminari sono la base di inizio per ulteriori approfondimenti ed aprono scenari interessanti su potenziali applicazioni nell’ambito delle malattie degenerative come nell’alzheimer, nell’ischemia cerebrale, e cardiovascolare ed in special modo sulla loro prevenzione.

Effetto neuroprotettivo del Cytozim (1g/L) applicato in perfusione su fettine ippocampali

Ricerche Scientifiche:

La Sclerosi Multipla è una malattia che colpisce la sostanza bianca del sistema nervoso centrale, cervello e midollo spinale. Si chiama: Sclerosi, perché si formano delle cicatrici nelle zone danneggiate; Multipla, perché il processo colpisce il SNC in parti diverse e in tempi successivi. Viene anche chiamata Malattia Demielinizzante, Sclerosi a Placche,o Nevrassite. Le lesioni infiammatorie demielinizzanti, sono localizzate a livello delle guaine mieliniche che come dei manicotti rivestono i nervi. La mielina oltre ad un ruolo protettivo permette all’impulso nervoso di viaggiare velocemente lungo il nervo, garantendo quindi una perfetta conduzione dello stimolo nervoso. In questa malattia la perdita di mielina (demielinizzazione) porta ad un rallentamento dell’impulso nervoso e quindi alla comparsa di numerosi sintomi neurologici. La SLA è una grave malattia degenerativa che colpisce i motoneuroni le cellule nervose del cervello e del midollo spinale che controllano il movimento muscolare. Si chiama Sclerosi, perché si formano delle zone di indurimento, cicatrizzazione; Laterale, perché le lesioni sono localizzate nei fasci che decorrono nei cordoni laterali del midollo spinale; Amiotrofica , perché le lesioni provocano un assottigliamento, un dimagrimento dei muscoli. Viene anche chiamata Malattia di Charcot, Malattia di Lou Gehrig o malattia dei Motoneuroni. Esistono due gruppi di motoneuroni: il I motoneurone (motoneurone centrale o corticale) si trova nella corteccia cerebrale e trasporta il segnale dal cervello al midollo spinale, il II motoneurone (motoneurone periferico o spinale) si trova nel midollo spinale e trasporta il segnale in periferia ai muscoli. Nella SLA sono colpiti sia il I che il II motoneurone. Man mano che i motoneuroni muoiono si assiste ad una lenta e progressiva perdita di forza muscolare che può portare fino alla paralisi. Più motoneuroni muoiono più il muscolo innervato diventa debole e sottile. Da tempo è noto che le specie reattive dell’ossigeno (ROS) e dell’azoto (RNS) possono avere un doppio significato nella fisiopatologia umana: maligno o benigno. La sovrapproduzione di ROS/RNS causa stress ossidativo, o nitrosativo, al quale consegue l’alterazione delle strutture cellulari, incluse le membrane, i lipidi, le proteine e il DNA. In contrapposizione, a basse concentrazioni di ROS/RNS corrisponde un ruolo fisiologico nella regolazione delle risposte cellulari, innanzitutto attraverso una modulazione delle vie di trasduzione del segnale. Inoltre non è risolta la questione se la formazione di ROS/RNS sia sempre una causa primaria o, a volte, solo una conseguenza del danno tissutale. Il sistema nervoso centrale è particolarmente vulnerabile nei confronti dei processi ossidativi a causa delle elevate quantità di ossigeno richieste dal metabolismo neuronale, dell’elevato contenuto di acidi grassi insaturi, facilmente aggredibili dalla perossidazione, nei fosfolipidi delle membrane cellulari e mieliniche, e della presenza, specie in alcune regioni dell’encefalo, di depositi significativi di metalli redox-attivi come il ferro o il rame. Gli F2-isoprostani sono dei markers che individuano lo stress ossidativo. Fanno parte della famiglia degli eicosanoidi, ormoni locali derivanti dal metabolismo degli acidi grassi poliinsaturi della famiglia Omega-3 e Omega-6. Gli F2-isoprostani vengono prodotti dall’ossidazione radicalica dei fosfolipidi circolanti e presenti nelle membrane cellulari. Poiché la produzione di un eicosanoide influisce sull’azione e sulla produzione di quasi tutti gli altri ormoni, gli F2-isoprostani hanno funzioni essenziali per la regolazione delle attività e delle funzioni cellulari. In presenza di patologie neurologiche come la sclerosi multipla, essi risultano concentrati nel plasma e nel liquido cerebrospinale in quantità maggiori. Soprattutto nella SM recidivante remittente, i livelli rilevati aumentano man mano che la patologia avanza. Anche se ancora non è stato chiarito come viene provocato nella sclerosi multipla (SM) il danno neuro-assonale, è ormai assodato il ruolo sostanziale dei meccanismi ossidativi.

Dettagli dello Studio:
Tre gruppi di topi del ceppo C57BL/6 sono stati utilizzati per la sperimentazione. Ogni gruppo è stato allevato in gabbie separate e controllato giornalmente.

Gruppo A: 10 animali di controllo con induzione della EAE trattati con saccarosio diluito in acqua al 50% 2 volte al giorno per 63 giorni.
Gruppo B: 20 animali con induzione di EAE trattati 2 volte al giorno per 63 giorni oralmente con Citozym diluito in acqua al 25% (1:4).
Gruppo C: 20 animali trattati con induzione di EAE trattati 2 volte al giorno per 63 giorni oralmente con Citozym diluito in acqua al 50% (1:2 v/v).

Ricerche Scientifiche:

Risultati dello Studio:
È risultato evidente che il trattamento con Citozym alle più alte concentrazioni ha ridotto drasticamente i segni neurologici dei topi e risulta evidente la riduzione dei livelli di F2-isoprostani sia nel plasma che nel fluido cefalorachidiano degli animali trattati con Citozym alle due concentrazioni utilizzate.

Pubblicazioni Scientifiche su Riviste Internazionali:

Sclerosi multipla2023-05-17T10:23:18+02:00

Steatosi epatica e steatoepatite non alcolica

2023-05-17T10:40:58+02:00

Steatosi epatica e steatoepatite non alcolica

PUBBLICAZIONE CITOZEATEC: STEATOSI EPATICA

Citozeatec ha richiesto all’Università di Tor Vergata una ricerca ad ampio spettro sulle potenzialità dei prodotti, in particolare del Citozym.
Le sperimentazioni preliminari hanno già evidenzato interessanti risultati. Questa sezione del sito ospita tutto ciò che la ricerca andrà evidenziando riguardo agli integratori biodinamici.

Ricordiamo che le posologie NON vanno intese come terapie sostitutive ma come integrazione a terapie già in uso.

Documenti collegati:
PUBBLICAZIONE STEATOSI EPATICA

Steatosi epatica e steatoepatite non alcolica2023-05-17T10:40:58+02:00

Stenosi carotidee

2023-05-17T10:40:22+02:00

Stenosi carotidee

PUBBLICAZIONE CITOZEATEC: Riduzione Placche della Carotide

Citozeatec ha richiesto all’Università di Tor Vergata una ricerca ad ampio spettro sulle potenzialità dei prodotti, in particolare del Citozym.
Le sperimentazioni preliminari hanno già evidenzato interessanti risultati. Questa sezione del sito ospita tutto ciò che la ricerca andrà evidenziando riguardo agli integratori biodinamici.

Ricordiamo che le posologie NON vanno intese come terapie sostitutive ma come integrazione a terapie già in uso.

Documenti collegati:
RELAZIONE PLACCHE CAROTIDEE

Stenosi carotidee2023-05-17T10:40:22+02:00

Stress ossidativo

2023-05-17T10:22:47+02:00

Stress ossidativo2023-05-17T10:22:47+02:00

Tumore alla mammella

2023-05-17T12:30:23+02:00

Tumore alla mammella2023-05-17T12:30:23+02:00

12-13 Maggio 2022 Vera – Spagna. Articolo tratto da ND Natura Docet (Giugno 2022)

2023-05-17T15:24:55+02:00

Vera – 12-13/05/2022

Dall’Estremo Oriente alla Spagna
Come ama affermare il Fondatore della Enzimologia biodinamica, citando Buddha, “Tre cose non possono essere nascoste a lungo: il sole, la luna e la verità|”, così, a pochi giorni di distanza dall’evento giapponese, un altro importante riconoscimento alla Ricerca italiana è venuto dalla Spagna, a Vera, provincia di Almerìa, dove, nei giorni 12 e 13 maggio, presso il ‘Terraza Carmona’, si è svolto un convegno che la stampa locale ha definito “uno dei più importanti dibattiti scientifici internazionali”, interamente dedicato alla TCE (Terapia Complementare Enzimatica).
Riportiamo alcuni passi da “La voz de Almeria” che ne dava l’annuncio il giorno precedente:
“Il segreto della vita è negli enzimi: gli enzimi sono i creatori e i sostenitori del nostro corpo e del regno dei viventi, svolgono un ruolo fondamentale nei processi naturali, che vanno dall’utilizzo del cibo al funzionamento della retina dell’occhio, attraverso la trasmissione di messaggi al cervello, alla dissoluzione di coaguli di sangue e molto al- tro. E tutto parte dalla scoperta, da parte di Pasquale Ferorelli, di molecole naturali, in grado di controllare gli enzimi”. Oltre a Óscar Bellina e Paolo Beltrami, organizzatori del convegno, sono intervenuti quali relatori Pasquale Ferorelli, Direttore scientifico di Citozeatec e Ricardo Spataro, Responsabile Ricerca e Sviluppo della stessa azienda italiana. In estrema sintesi è emerso dai lavori che, grazie a esami dettagliati, è possi- bile identificare enzimi specifici e ripristinarne la funzionalità, utilizzando integratori biodinamici, con sor-
prendenti effetti rigenerativi.
Agli aspetti stretta- mente scientifici del- l’evento si è affiancata una forte valenza culturale, tramite intermezzi musicali, il primo giorno dedicati all’opera italiana e il secondo a quella francese: nella fotografia, il brindisi in occasione della “Traviata”.

12-13 Maggio 2022 Vera – Spagna. Articolo tratto da ND Natura Docet (Giugno 2022)2023-05-17T15:24:55+02:00

26/09/2020, Stoccarda – comunicato stampa

2023-04-14T11:22:04+02:00

Stoccarda – 26/09/2020

Enzymopathie: was können wir tun und wie können wir deshalb Enzyme geschickt einsetzen?
(Enzimopatia: cosa possiamo fare e come possiamo utilizzare sapientemente gli enzimi?).

Con questo emblematico titolo si è svolto lo scorso 26 settembre, a Stoccarda, presso il Parkhotel Stuttgart Messe-Airport, un importante convegno internazionale organizzato dal Dott. Manfred Doepp, in collaborazione con importanti esponenti della Medicina tedesca, evento nato con il preciso obiettivo di ampliare le conoscenze enzimologiche della comunità scientifica in ambito biochimico.
Durante il convegno sono state presentate le innovative ricerche cliniche italiane in Terapia Complementare Enzimatica (TCE) promosse da Citozeatec, azienda leader nel settore, fondata da Pasquale Ferorelli, indiscusso padre della nuova Enzimologia biodinamica.

26/09/2020, Stoccarda – comunicato stampa2023-04-14T11:22:04+02:00

Le molecole della vita

2023-05-17T11:59:06+02:00

Le molecole della vita

Laboratorio di Citologia, Istologia & Oncologia Sperimentale
Relazione esperimenti preliminari del progetto
Link della pubblicazione
“Effetti dei componenti del Citozym della Soc. Citozeatec di Peschiera Borromeo,
sulla crescita cellulare normale e neoplastica”
Responsabili scientifici: Prof. Simone Beninati, Dott. F. Antonelli

Introduzione
Abbiamo focalizzato il nostro studio sulla ricerca del potenziale effetto sinergico, derivante dalla azione dei diversi costituenti del Citozym, i quali agiscono, non su un singolo bersaglio ma, su diversi target e cooperano in un percorso agonista-sinergico per provocare una potente attività farmacologica.

Il concetto di target include enzimi, substrati, proteine e metaboliti, recettori, canali ionici, proteine di trasporto, DNA / RNA, ribosomi, anticorpi monoclonali, meccanismi fisico-chimici e cascate di segnali (1).

Il vantaggio di questa molteplicità di costituenti attivi e delle loro azioni complementari, conferisce al Citozym un’azione delicata, profonda e duratura, rispetto ad un farmaco derivato dalla sintesi chimica, che generalmente consiste in un singolo principio attivo, che avrà un’azione unica, focalizzata e incisiva.
Alcuni componenti del Citozym non hanno effetti farmacologici, ma migliorano la biodisponibilità di altri composti attivi, consentendo così ai composti attivi di essere molto più efficaci in confronto all’azione che manifesterebbero da soli. Questi costituenti, che lavorano in sinergia con altre molecole inattive, sono chiamati “co-effettori”.

Il ruolo di alcuni di questi co-effettori può, ad esempio, aumentare la solubilità in acqua, di altri costituenti attivi, oppure aiutare il loro passaggio attraverso le membrane cellulari a livello della parete intestinale, facilitando così la loro diffusione nel sangue. Altri co-effettori possono anche avere un ruolo protettivo, nei confronti dell’azione metabolica degli enzimi coinvolti durante il percorso delle sostanze attive nel corpo, prima che raggiungano il loro sito di azione. Quindi le sostanze attive (enzimi) non possono essere degradate e manterranno tutta la loro attività.

Grazie allamoltitudine di costituenti, il corollario di effetti sinergici coniugati e variabili, la polivalenza di attività complementari, l’efficacia a basse dosi e l’azione concertata e armoniosa di altri costituenti che li accompagnano, il Citozym agirà in modo dolce, profondo e duraturo e potrebbe avere un’azione regolatoria in aggiunta alla propria azione sintomatica.

Le molecole della vita2023-05-17T11:59:06+02:00

6-8 marzo 2020, Vienna – comunicato stampa: congresso internazionale di medicina oncologica (iGMEDT)

2023-02-09T15:39:25+01:00

6-8 Marzo 2020, Vienna – comunicato stampa: congresso internazionale di medicina oncologica (iGMEDT)

Dopo straordinari successi internazionali nell’utilizzo delle Terapie Complementari Enzimatiche (TCE), Citozeatec è stata invitata al Congresso Internazionale di Medicina Oncologica (iGMEDT) tenutosi a Vienna dal 6 all’8 Marzo 2020. Un calendario fitto di eventi dove estimati ricercatori e medici afferenti agli istituti universitari ed ospedalieri di tutto il mondo si sono alternati per approfondire ed aggiornarsi relativamente alle nuove conoscenze nel campo della medicina ed oncologia molecolare, tenendo anche fino a tarda sera workshops finalizzati a migliorare le pratiche laboratoriali. Durante il convegno sono stati chiariti i concetti alla base della TCE e presentati i casi clinici affrontati da Citozeatec e dal suo staff medico come ad esempio casi di infezioni da Corona Virus risolti positivamente grazie all’utilizzo dei prodotti Citozeatec. Durante il congresso è stato possibile sottoporre all’attenzione della platea gremita di ricercatori un caso di un paziente positivo al COVID-19 che presentava inizialmente brividi, mal di gola, tosse, congestione nasale, dolori articolari e muscolari, sonnolenza, nausea, febbre a 39,5°C e congiuntivite. Dopo 1 mese di terapia complementare enzimatica il paziente è guarito del tutto. Tale caso ha carpito l’attenzione della platea richiamando in sala ulteriori studiosi, curiosi di conoscere i meccanismi biochimici alla base della infettivologia. Il Prof. Köstler, direttore del dipartimento di oncologia ed ematologia al General Hospital di Vienna e direttore del convegno, ha chiesto di sottolineare i meccanismi che regolano l’attività virale per poter approfondire le tematiche relative alle infezioni da Corona Virus. Pertanto, è stato possibile esporre le teorie di Ferorelli che portano a pensare che i patogeni meno evoluti (presentanti amminoacidi virali destrorsi), per accrescersi scelgono gli organi più vulnerabili, quali ad esempio gli occhi poichè, presentano solamente enzimi lisosomiali (molecole levogire) e non essendo vascolarizzati, sono privi di difese immunitarie. Il vero dramma, spiega Ferorelli, è causato dagli enzimi di difesa dell’occhio, i quali iniziano a sintetizzare molecole destrorse per i patogeni provocando una vera e propria trasformazione dell’enzima cellulare. È come avere la guardia del corpo che passa con il nemico. Unica possibilità è di mettere a disposizione componenti energetiche, come i prodotti Citozeatec, nonché molecole levogire capaci di decomporre tutte le strutture destrogire dei patogeni determinando un collasso molecolare legato alla loro instabilità elettronica. Inoltre, sono stati affrontati ulteriori argomenti relativi al mondo della oncologia come il caso di una donna affetta da tumore alla mammella, necessariamente, agli occhi dei medici, operabile tramite mastectomia poiché la massa tumorale era evidente sia al tatto che alla vista. Sottoponendo la paziente a trattamento TCE intensivo, visto la drammaticità del caso, si sono osservati, a distanza di 6 mesi, miglioramenti in termini di regressione del tumore e delle metastasi epatiche e polmonari. Ad oggi, osservando la foto, che provoca stupore paragonandola al contesto di partenza, la paziente è salva da mastectomia e da progressione tumorale. Dopo gli ulteriori casi, risolti positivamente, medici, ricercatori e cultori della materia si sono avvicinati allo staff Citozeatec per ottenere maggiori informazioni riguardo i prodotti ed il loro meccanismo d’azione. A tal proposito è stata anche discussa l’ultima ricerca pubblicata su PubMed relativa all’utilizzo degli IAB in pazienti affetti da carcinoma polmonare al III° stadio. Si è osservato, dalla ricerca, come i prodotti Citozeatec miglioravano la sopravvivenza dei pazienti e riducevano la massa tumorale. Un contesto scientifico dove Citozeatec ha trovato terreno fertile per aiutare i professionisti del settore a migliorare le condizioni di salute dei pazienti sia in campo chirurgico che oncologico.

6-8 marzo 2020, Vienna – comunicato stampa: congresso internazionale di medicina oncologica (iGMEDT)2023-02-09T15:39:25+01:00
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