La biodinamica, concetti futuristici per le patologie
La ricerca biochimica più avanzata consente oggi di identificare nel nostro organismo e, in particolar modo nelle nostre cellule, l’esistenza di un complesso sistema chiamato “biodinamico”, preposto a regolare i fenomeni fisico-chimici che sono all’origine della vita stessa (bios = vita) in armonia con quella “forza vitale” da tempo cercata da filosofi ed alchimisti (dymanis=forza) e che oggi, in buona parte, possiamo ascrivere all’energia che dal sole fluisce agli organismi viventi e genera un incessante movimento coordinato di elettroni che forma e spezza legami chimici ed orienta enzimi ed ormoni, coerentemente con i principi della Termodinamica. In tale complesso sistema, le reazioni di ossido-riduzione (che includono anche le reazioni acido-base), mediando la formazione/rottura di legami chimici covalenti, per generare o accumulare energia ovvero per produrre specie reattive (i cosiddetti radicali liberi) preposte alla difesa ed alla comunicazione cellulare, rappresentano l’hardware del metabolismo cellulare. Il software gestionale, invece, creando – attraverso una “redistribuzione” della nube elettronica di legame – molecole transitoriamente o permanentemente polari, condicio sine qua non per le interazioni tra enzimi e substrati e tra mediatori e recettori, consente il regolare e corretto svolgimento di tutte le reazioni in condizioni ambientali non estreme di pH, temperatura e forza ionica.
Il sistema biodinamico ed il ruolo rilevante degli enzimi
Colonna portante del sistema biodinamico sono gli enzimi, i quali possono essere definiti come dei catalizzatori biologici, ossia sostanze in grado di accelerare la velocità di una reazione chimica consentendo ad essa di raggiungere più rapidamente lo stato di equilibrio. Gli enzimi sono per lo più proteine, da sole o combinate con coenzimi (molecole vitaminiche attivate) o cofattori (generalmente metalli, quali calcio, ferro, zinco etc.). Sono essi a consentire il mantenimento di un elevato grado di “ordine” procrastinando istante dopo istante quella che sarebbe la morte “entropica”. Qualsiasi perturbazione a carico del “sistema bio-dinamico” – dal quale dipendono da un lato, la generazione ed il corretto utilizzo dell’energia e, dall’altro, attività vitali quali la catalisi enzimatica, la modulazione ormonale ed il signalling – se non prontamente identificata e corretta, può essere causa di sofferenza cellulare, prima, e tissutale, poi, fino a condurre all’accelerazione del fisiologico processo di senescenza o all’innesco di processi cronico-degenerativi in grado di ridurre in maniera variabile la qualità e/o l’aspettativa di vita.