Le proteine, traduzione del codice genetico, rappresentano per eccellenza il fenomeno vita: gli enzimi, in particolare, i veri “operai molecolari” delle cellule, portano avanti tutte le reazioni biochimiche necessarie alla vita. Si tratta di macromolecole la cui struttura primaria (sequenza di aminoacidi), condiziona la conformazione spaziale in modo da definire selettività per i substrati specifici, in un gioco di incastri che rende elementare il più complesso “puzzle”. Anomalie della struttura spaziale, indotte da metalli pesanti ed altre interferenze, rappresentano la base molecolare di disturbi e patologie, ponendo le premesse per una nuova disciplina: l’Enzimologia clinica.

Le reazioni che avvengono in una cellula, infatti, sono quelle per le quali sono presenti e attivi gli enzimi appropriati, pertanto nel caso delle reazioni cellulari, gli enzimi fanno la differenza tra il poter avvenire e l’avvenire. Si consideri pure che le reazioni spontanee da un punto di vista termodinamico non avvengono a velocità apprezzabile in assenza di un opportuno catalizzatore e che gli enzimi, appunto, sono i catalizzatori biologici. Per la maggior parte delle reazioni biologicamente importanti a temperature cellulare normali, l’energia di attivazione è sufficientemente alta da far sì che la quantità di molecole che possiedono questa energia in ogni istante sia estremamente bassa: Ne consegue che nelle cellule le velocità delle reazioni non catalizzate (da enzimi) sono stazionarie, sebbene queste molecole siano dei reagenti potenziali: in altre parole, essi sono termodinamicamente instabili, ma non hanno sufficiente energia per superare la barriera dell’ energia di attivazione.