IL RUOLO FONDAMENTALE DEGLI ENZIMI N° 4 – CARCINOMA POLMONARE

IL RUOLO FONDAMENTALE DEGLI ENZIMI N°4
CARCINOMA POLMONARE
PREVENIRE L’ENZIMOPATIA

Dagli studi di Pasquale Ferorelli l’enzimopatia rappresenta una delle cause più devastanti di ogni essere vivente, intervenire sugli enzimi è possibile.

http://www.pasqualeferorelli.it/images2/carcinoma-polmonare/CARCINOMA-POLMONARE.pdf

https://www.pasqualeferorelli.it/images2/001_PROTOCOLLI/ADENOCARCINOMA-POLMONARE.pdf

Gli enzimi sono proteine cellulari che catalizzano tutte le reazioni metaboliche. Mutazioni che coinvolgono gli amminoacidi degli enzimi, i metalli pesanti, gli OGM e diversi composti chimici, avvelenano i catalizzatori enzimatici, inibiscono (reversibilmente o irreversibilmente) l’attività biologica di una cellula, producono un danno d’organo e sono all’origine della trasformazione di una cellula sana in una cellula tumorale.

Come sostiene Pasquale Ferorelli, il cancro ha origine dall’enzimopatia all’interno delle cellule che diventano inadatte a rispondere agli attacchi esterni e subiscono una trasformazione neoplastica.

A conferma di quanto sostiene Pasquale Ferorelli, studi indipendenti condotti presso l’Università di Roma Tor Vergata hanno dimostrato la capacità dei prodotti e dei protocolli Citozeatec di combattere l’enzimopatia, inducendo risposte su più fronti, anche in ambito oncologico.

Grazie al complesso lavoro condotto da Pasquale Ferorelli, oggi, le ricerche internazionali hanno fatto emergere il prezioso contributo della Terapia Complementare Enzimatica (TCE) nella lotta ai tumori, migliorando i metabolismi energetici (Ciclo di Krebs, glicolisi, gluconeognesi) e, soprattutto, innescando processi di difesa o di intervento cellulare come la detossificazione di xenobiotici, la stimolazione del sistema immunitario, il turnover proteico, la riparazione dei danni al DNA.

Le ricerche sperimentali, pubblicate nel corso degli anni dalla Citozeatec, hanno confermato i vantaggi della Terapia Enzimatica in moltissime situazioni patologiche (alcune volte dichiarate insuperabili) mediante l’assunzione di Integratori Alimentari Biodinamici (IAB) Citozeatec.

La sperimentazione in organo coltura condotta presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Roma Tor Vergata, relativamente al trattamento del carcinoma polmonare con metastasi, ottenuto con inoculo nella vena caudale dell’animale di cellule B16-F10 (per indurre il tumore), ha mostrato risultati assai interessanti. Il Citozym della Citozeatec possiede potenziali caratteristiche antiproliferative, come dimostrato dal mancato sviluppo della massa tumorale in coltura rispetto al controllo. In aggiunta, il Citozym riesce a ridurre drasticamente il volume e il peso della massa tumorale, influenzando anche l’angiogenesi. Il modello dell’invasione del polmone ha permesso invece di evidenziare una riduzione del numero di metastasi durante la coltura d’organo in presenza di Citozym nel mezzo di coltura.

L’Enzimologia clinica, frutto della ricerca coordinata da Pasquale Ferorelli, trova conferma da autorevoli studi universitari come questo e mostra come, la necessità di intervenire nella causa principale delle patologie (Enzimopatia) sia la via rivoluzionaria da seguire.

Invasione tumorale
Quasi tutti i tumori benigni si accrescano come masse coese che si espandono e che rimangono localizzate nel sito di origine e non hanno la capacità di infiltrare, invadere o metastatizzare siti anche distanti da quello di origine.

La crescita delle neoplasie maligne, invece, si accompagna ad una progressiva infiltrazione, invasione e distruzione del tessuto circostante.

Gli enzimi sono i protagonisti di tutti gli esseri viventi, pertanto tutte le cellule dipendono dagli enzimi costituenti la specie; gli enzimi delle cellule del cancro sintetizzano solo proteine per il cancro e così via. Le metastasi si sviluppano dalla fuoriuscita degli enzimi dalle cellule tumorali che svilupperanno malattie specifiche per quell’organo.

Vie di disseminazione
La disseminazione delle neoplasie maligne può avvenire attraverso una delle seguenti vie:

impianto diretto in cavità e superfici dell’organismo
disseminazione per via linfatica
disseminazione per via ematica

Impianto diretto
Questa modalità di diffusione è caratteristica dei carcinomi dell’ovaio, che non di rado si impiantano su tutta la superficie peritoneale ricoprendola con uno spesso strato di cellule tumorali; talvolta carcinomi ovarici e dall’appendice secernenti mucina riempiono la cavità peritoneale con una massa neoplastica gelatinosa che viene definita pseudomixoma del peritoneo.

Disseminazione per via linfatica
La disseminazione delle metastasi ai linfonodi segue le vie naturali del drenaggio linfatico; i carcinomi della mammella, che solitamente insorgono nel quadrante supero-esterno, metastizzano in prima istanza nei linfonodi ascellari. Quelle che insorgono nel quadrante superiore-interno possono essere drenate attraverso i vasi linfatici ai linfonodi toracici situati lungo l’arteria mammaria interna e, in un secondo tempo, possono essere coinvolti i linfonodi infraclaveari e sopraclaveari.

Tuttavia, i linfonodi locali possono essere scavalcati (metastasi a salto) per la presenza di anastomosi linfatico-venose o per una ostruzione dei vasi linfatici conseguente a processi infiammatori o ad alterazioni indotte da radiazioni.

Disseminazione per via ematica
La disseminazione per via ematica è tipica dei sarcomi, ma può essere eseguita anche dai carcinomi; i carcinomi renali spesso invadono i rami della vena renale e quindi il tronco principale della vena renale stessa, crescendo fino alla vena cava inferiore, dalla quale talvolta raggiungono la parte destra del cuore.