6-8 Marzo 2020, Vienna – comunicato stampa: congresso internazionale di medicina oncologica (iGMEDT)
Dopo straordinari successi internazionali nell’utilizzo delle Terapie Complementari Enzimatiche (TCE), Citozeatec è stata invitata al Congresso Internazionale di Medicina Oncologica (iGMEDT) tenutosi a Vienna dal 6 all’8 Marzo 2020. Un calendario fitto di eventi dove estimati ricercatori e medici afferenti agli istituti universitari ed ospedalieri di tutto il mondo si sono alternati per approfondire ed aggiornarsi relativamente alle nuove conoscenze nel campo della medicina ed oncologia molecolare, tenendo anche fino a tarda sera workshops finalizzati a migliorare le pratiche laboratoriali. Durante il convegno sono stati chiariti i concetti alla base della TCE e presentati i casi clinici affrontati da Citozeatec e dal suo staff medico come ad esempio casi di infezioni da Corona Virus risolti positivamente grazie all’utilizzo dei prodotti Citozeatec. Durante il congresso è stato possibile sottoporre all’attenzione della platea gremita di ricercatori un caso di un paziente positivo al COVID-19 che presentava inizialmente brividi, mal di gola, tosse, congestione nasale, dolori articolari e muscolari, sonnolenza, nausea, febbre a 39,5°C e congiuntivite. Dopo 1 mese di terapia complementare enzimatica il paziente è guarito del tutto. Tale caso ha carpito l’attenzione della platea richiamando in sala ulteriori studiosi, curiosi di conoscere i meccanismi biochimici alla base della infettivologia. Il Prof. Köstler, direttore del dipartimento di oncologia ed ematologia al General Hospital di Vienna e direttore del convegno, ha chiesto di sottolineare i meccanismi che regolano l’attività virale per poter approfondire le tematiche relative alle infezioni da Corona Virus. Pertanto, è stato possibile esporre le teorie di Ferorelli che portano a pensare che i patogeni meno evoluti (presentanti amminoacidi virali destrorsi), per accrescersi scelgono gli organi più vulnerabili, quali ad esempio gli occhi poichè, presentano solamente enzimi lisosomiali (molecole levogire) e non essendo vascolarizzati, sono privi di difese immunitarie. Il vero dramma, spiega Ferorelli, è causato dagli enzimi di difesa dell’occhio, i quali iniziano a sintetizzare molecole destrorse per i patogeni provocando una vera e propria trasformazione dell’enzima cellulare. È come avere la guardia del corpo che passa con il nemico. Unica possibilità è di mettere a disposizione componenti energetiche, come i prodotti Citozeatec, nonché molecole levogire capaci di decomporre tutte le strutture destrogire dei patogeni determinando un collasso molecolare legato alla loro instabilità elettronica. Inoltre, sono stati affrontati ulteriori argomenti relativi al mondo della oncologia come il caso di una donna affetta da tumore alla mammella, necessariamente, agli occhi dei medici, operabile tramite mastectomia poiché la massa tumorale era evidente sia al tatto che alla vista. Sottoponendo la paziente a trattamento TCE intensivo, visto la drammaticità del caso, si sono osservati, a distanza di 6 mesi, miglioramenti in termini di regressione del tumore e delle metastasi epatiche e polmonari. Ad oggi, osservando la foto, che provoca stupore paragonandola al contesto di partenza, la paziente è salva da mastectomia e da progressione tumorale. Dopo gli ulteriori casi, risolti positivamente, medici, ricercatori e cultori della materia si sono avvicinati allo staff Citozeatec per ottenere maggiori informazioni riguardo i prodotti ed il loro meccanismo d’azione. A tal proposito è stata anche discussa l’ultima ricerca pubblicata su PubMed relativa all’utilizzo degli IAB in pazienti affetti da carcinoma polmonare al III° stadio. Si è osservato, dalla ricerca, come i prodotti Citozeatec miglioravano la sopravvivenza dei pazienti e riducevano la massa tumorale. Un contesto scientifico dove Citozeatec ha trovato terreno fertile per aiutare i professionisti del settore a migliorare le condizioni di salute dei pazienti sia in campo chirurgico che oncologico.