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La ricerca enzimologica italiana presentata a Vienna

2023-05-17T10:58:36+02:00

PRESENTATA A VIENNA LA RICERCA ITALIANA IN ENZIMOLOGIA BIODINAMICA

Primo Workshop Internazionale di Enzimologia Clinica (Vienna, 20 maggio 2017)

Citozeatec, azienda leader nel settore della Nutraceutica biodinamica, ha organizzato sabato 20 Maggio 2017 il primo Workshop Internazionale di Enzimologia Clinica, presso l’Accademia Internazionale di Medicina Alternativa di Vienna. Scopo del Convegno è stato quello di approfondire, insieme a Medici che da tempo utilizzano gli Integratori Alimentari Biodinamici (IAB), l’importanza degli enzimi che, essendo molecole proteiche essenziali per la vita, catalizzano tutte le reazioni biochimiche che si verificano nella cellula, assumendo il ruolo di unità funzionale del metabolismo. Nei laboratori di Citozeatec, che impiegano le più avanzate biotecnologie industriali a conversione enzimatica sequenziale, vengono sintetizzati Integratori Alimentari definiti “Biodinamici” in quanto in grado di modulare l’attività enzimatica, rganizzando i metabolismi bioenergetici ed apportando energia metabolica tale da permettere alla cellula di reagire agli insulti provenienti sia da fattori esterni che interni, come accade in presenza di processi flogistici che spesso si cronicizzano nel nostro organismo. Durante il Convegno è stata confermata l’importanza della Terapia Complementare Enzimatica (TCE: “Paradigma di ogni strategia medica”, secondo la recente affermazione del Prof. Stefano Lenzi, Ambulatori Sanitari della Corte Costituzionale: (V. documento allegato), nel sostegno al paziente e nel supporto ad ulteriori applicazioni terapeutiche poiché, citando Publilio Siro: “Ibi semper est victoria, ubi concordia est” (“l’unione fa la forza”). Una serie di
considerazioni scientifiche relative all’azione degli Integratori Alimentari Biodinamici è stata sviluppata dal Dott. Riccardo Spataro, Biomedico afferente al Dipartimento di Ricerca e sviluppo di Citozeatec e organizzatore dell’evento, che ha anche illustrato i risultati significativi provenienti dal mondo della Ricerca (l’Azienda collabora con prestigiose Università Italiane ed estere) per ottenere un importante appoggio scientifico ai fine della comprensione dei meccanismi d’azione e dell’efficacia dei preparati biodinamici. In particolare le tematiche di ricerca affrontate durante il Convegno spaziavano dall’ Oncologia alle patologie croniche, partendo dagli studi pionieristici in organo-coltura su modelli in vivo di epatocarcinoma, arrivando ad affrontare tematiche frequenti nella società moderna, come placche carotidee, malattia metabolica e sindromi da malassorbimento. Con l’occasione è stato anche possibile introdurre evidenze terapeutiche a supporto di come le teorie scientifiche offrano spunto alla quotidiana attività ambulatoriale: il Dott. Carlo Alberto Zaccagna ha descritto molti successi ottenuti, come il caso di un paziente affetto da Sclerosi Multipla che ha riacquistato il completo uso degli arti inferiori grazie all’impiego di Citozym in concomitanza ad un regime alimentare equilibrato. Durante la discussione di ulteriori casi clinici è emersa la pronta risposta da parte di pazienti affetti da HCV sottoposti a regime terapeutico coi preparati biodinamici di Citozeatec (Citexivir). Sempre in ambito epatologico il Dottor Wolfgang Grabner, noto medico di Salisburgo, presente al Convegno, ha portato la sua esperienza relativa ad un caso di
infezione epatica risolto con Citexivir. Durante il Question Time, anche la Dottoressa Brigitte Meyer, Medico afferente alle Naturheilpraxis di Vienna, ha descritto i suoi successi con l’utilizzo dei prodotti biodinamici, citando il caso di un paziente di 80 anni affetto da Iperplasia Prostatica: a distanza di 8 mesi, il paziente ha presentato riduzione del volume rostatico,
miglioramenti nella minzione e recupero di energia metabolica, ricominciando anche a praticare jogging giornaliero, che da tempo aveva trascurato a causa di stanchezza e dolori al basso ventre. Tutte testimonianze importanti, che
rinforzano ed orientano la ricerca enzimologica italiana di Citozeatec, aprendo ulteriori affascinanti frontiere al mondo delle applicazioni terapeutiche degli Integratori Alimentari Biodinamici.

La Terapia Complementare Enzimatica (TCE) con preparati biodinamic.pdf

La ricerca enzimologica italiana presentata a Vienna2023-05-17T10:58:36+02:00

Come smaltire l’etanolo con Citoethyl, nuovo integratore biodinamico

2023-05-17T10:59:25+02:00

Come smaltire l’etanolo con Citoethyl, nuovo integratore biodinamico

Vino: alimento cardine della Dieta mediterranea

Come smaltire l’etanolo con Citoethyl, nuovo Integratore
biodinamico: videointervista al Dott. Giovanni Greco, Medico e Sommelier

https://www.youtube.com/watch?v=bCC-Xe6e4Y4&feature=youtu.be

Il Vino è certamente un cardine della dieta del Mediterraneo ed è all’origine di noti “paradossi” medici: contiene infatti centinaia di sostanze bioattive che lo rendono a tutti gli effetti un alimento. Da assumere consapevolmente, però. L’alcol etilico, o etanolo, contenuto nel vino, è infatti responsabile di gravi patologie, epatiche, cardiovascolari e neurologiche, che rendono l’alcolismo una reale problematica sociale. Mai, però, come nel caso del vino, l’antica massima secondo cui l’abuso non deve precludere l’uso, risulta pertinente: il prodotto della fermentazione alcolica del frutto della Vitis vinifera, l’uva, sapientemente lavorato e variamente invecchiato, secondo tradizioni millenarie elaborate dalla moderna Enologia, rappresenta un cardine insostituibile di una dieta equilibrata, apportando preziosi antiossidanti di natura fenolica, fra cui il resveratrolo, responsabili del cosiddetto “paradosso francese” (bassa mortalità per malattie coronariche nei bevitori di vino rosso, a dispetto di una dieta ricca in acidi grassi saturi). L’etanolo nel soggetto sano viene convertito ad acetaldeide (altamente tossica) e questa a sua volta è trasformata in acetato, che viene ulteriormente metabolizzato ad acqua e anidride carbonica nel tessuto muscolare o convertito nel fegato in Acetilcoenzima A, un precursore energetico che alimenta il metabolismo mitocondriale nel Ciclo di Krebs, con produzione di ATP, la fonte di energia dei processi vitali. Tutto questo se gli enzimi coinvolti nel processo di metabolizzazione dell’etanolo (alcoldeidrogenasi, acetaldeide deidrogenasi e complesso MEOS) sono presenti e fisiologicamente funzionanti. Oggi è possibile smaltire rapidamente l’etanolo: è recentissima l’introduzione in commercio, suffragata da importanti studi universitari, di un integratore alimentare biodinamico in grado di ridurre entro trenta minuti livelli alcolemici anche superiori ad un grammo per litro fin sotto la soglia di 0,5, grazie all’attivazione degli enzimi deputati al metabolismo dell’alcol. Questo preparato si chiama Citoethyl (Citozeatec Srl) e apre nuovi orizzonti nella filosofia del “bere consapevolmente”, quindi non solo per il piacere di farlo ma per assumere regolarmente sostanze naturali importanti per il mantenimento della salute. Bere uno o due bicchieri di troppo può infatti capitare a tutti durante cene con amici e in altri contesti di socializzazione ma non dobbiamo mai dimenticare che, anche in assenza di una sensazione soggettiva di ebrezza alcolica, i riflessi possono risultare alterati, con rischio per se stessi e per gli altri, soprattutto se si è alla guida di automezzi, motivo per cui, in alcuni paesi, i controlli stradali avvengono in termini di tolleranza-zero. Citoethyl è un integratore alimentare, anche se frutto di complesse biotecnologie, quindi senza controindicazioni, a parte eventuali intolleranze individuali, possibili per qualsiasi sostanza. Ovviamente, nel caso ci si debba mettere alla guida, è raccomandabile una verifica con uno dei tanti etilometri “usa e getta” che sono disponibili in commercio.

Videointervista al Dott. Giovanni Greco, Medico e Sommelier.doc

Come smaltire l’etanolo con Citoethyl, nuovo integratore biodinamico2023-05-17T10:59:25+02:00

Il primo probiotico coperto da matrice biodinamica

2023-05-17T11:00:03+02:00

Dalla Ricerca enzimologica biodinamica italiana una svolta rivoluzionaria in ambito probiotico

Probiotic P-450 è il primo integratore che consente effettivo rilascio intestinale dopo assunzione orale di miliardi di microrganismi vivi, integri e attivi, grazie alle peculiari proprietà della componente biodinamica che lo differenzia e caratterizza: nel preparato, infatti, lattobacilli opportunamente selezionati (Lactobacillus salivarius-Ceppo SP2 e Lactobacillus casei-Ceppo BGP93), presenti in numero di 13 miliardi per dose, sono protetti dalla degradazione durante il transito in ambiente acido gastrico da una “matrice biodinamica”, studiata ed elaborata nei laboratori di Ricerca Citozeatec non solo a tale scopo ma anche per interagire a livello gastroenterico ed epatico con gli enzimi dei citocromi P-450, al fine di una normalizzazione della peristalsi. Probiotic P-450 contiene inoltre agenti prebiotici (inulina) e vitamine, utili al processo di ricolonizzazione intestinale (Vitamina E, Vitamina A, Vitamina D). Il meccanismo principale con cui la flora intestinale partecipa alla digestione è quello della conversione dei carboidrati con la liberazione di acidi organici e di anidride carbonica. Il processo digestivo degli alimenti viene completato dai lattobacilli che contrastano i fenomeni putrefattivi. In particolare le proteine vengono trasformate dalle proteinasi, enzimi elaborati dalle cellule dei probiotiche, in peptidi e aminoacidi più facilmente assimilabili. I probiotici trovano notoriamente utilizzo razionale in svariate situazioni: diarrea da dismicrobismo indotto da antibiotici, sindrome del colon irritabile, infiammazione intestinale, patologie da Helicobacter pylori, obesità, stitichezza, alterato assorbimento di minerali, prevenzione delle infezioni in chirurgia, infezioni del tratto genito-urinario maschile e femminile, con particolare riferimento a cistiti, uretriti e vaginosi batteriche, oltre che per la normalizzazione della funzione intestinale durante gravidanza e allattamento. Svariate pubblicazioni evidenziano inoltre l’efficacia dei probiotici in caso di ipercolesterolemia, ipertensione, riduzione della colonizzazione probiotica dell’intestino e in condizioni che possono danneggiare la flora batterica intestinale (infezioni intestinali, avvelenamenti/intossicazioni, dispepsia, scorrette abitudini alimentari, stress) e nella prevenzione del tumore del colon. La pratica confezione in stick consente l’assunzione di Probiotic P-450 in qualsiasi momento, senza necessità di acqua. Il confezionamento sotto vuoto, con aggiunta di gas inerte, garantisce la vitalità delle cellule probiotiche a temperatura ambiente, senza necessità di catena del freddo. La posologia suggerita in fase acuta è di uno stick al giorno, nell’adulto e nel bambino, senza particolari aggiustamenti posologici, mentre in profilassi sono sufficienti due somministrazioni settimanali data l’elevata carica probiotica efficace. Siamo di fronte ad un’ulteriore sviluppo della TCE (Terapia Complementare Enzimatica), frutto della Ricerca italiana, recentemente definita “paradigma di ogni strategia medica” (Prof. S. Lenzi, Ambulatori Sanitari della Corte Costituzionale, “Pianeta Salute” N. 189, nov. 2016).

articolo probiotici.pdf

Il primo probiotico coperto da matrice biodinamica2023-05-17T11:00:03+02:00

La modulazione metabolica l’informazione enzimatica al servizio della salute

2023-05-17T11:00:53+02:00

La modulazione metabolica l’informazione enzimatica al servizio della salute

10 dicembre 2016 Rivoli Hotel sala New York Rivoli (TO)

Autentica Lectio Magistralis del Dottor Carlo Alberto Zaccagna su un tema di straordinaria attualità, illuminato dall’esperienza del Relatore, fra i massimi esperti italiani in Terapia Complementare Enzimatica dopo una lunga militanza pratica, prima come Anestesista e successivamente come Medico di Famiglia, orientato, quindi, ad una visione generale delle patologie più svariate, che trovano in disequilibri enzimatici il comune denominatore. Zaccagna ha chiarito con linguaggio semplice e adeguate esemplificazioni l’importanza dell’Enzimologia clinica in Medicina: miliardi di reazioni
biochimiche sono catalizzate, cioè rese possibili, da enzimi, in un moto perpetuo di modificazioni di substrati specifici che dà origine a quella meravigliosa realtà unitaria di flussi energetici che chiamiamo vita. Partendo dalla biochimica, continuando con la disamina delle principali attività enzimatiche e con l’importanza dell’interazione degli enzimi con substrati “informati” (cioè conformazionalmente riconoscibili dalle proteine enzimatiche), Zaccagna ha delineato il ruolo fondamentale di una nuova classe di Integratori, definiti “biodinamici”, frutto della ultratrentennale
Ricerca di un’Azienda italiana (Citozeatec Srl), preparati in grado di stimolare e modulare la risposta dell’organismo verso la via della salute. Particolare attenzione ha destato la discussione di alcuni casi clinici in patologie apparentemente lontane e dalla etiologia ancora incerta ma sicuramente accomunate da enzimopatie secondarie (Autismo, Sclerosi multipla, Demenza senile). Patologie trattate sino ad oggi con scarso successo hanno trovato beneficio dall’associazione tra un’alimentazione sana e corretta e l’utilizzo secondo specifici protocolli di preparati biodinamici (Citozym, Propulzym ed Ergozym Plus) messi a punto dall’équipe del Dott. Pasquale Ferorelli, Ingegnere chimico, pioniere dell’Enzimologia biodinamica. Il Seminario, organizzato da Citozeatec e prossimamente recensito su “Pianeta Salute”, si è concluso con una coinvolgente tavola rotonda ed è stato coordinato nelle sue varie fasi dalla Dott.ssa Simona De Vitis, a cui ci si può riferire per ulteriori informazioni:

(e-mail: simonadevitis@libero.it mobile: 349 5531462)

Comunicato Stampa Torino 10 12 2106.pdf

La modulazione metabolica l’informazione enzimatica al servizio della salute2023-05-17T11:00:53+02:00

Terapia complementare enzimatica

2023-05-17T11:02:34+02:00

Il legame fra diabete e zucchero è acquisizione antichissima: se ne ritrova traccia nella letteratura sanscrita fina dal sesto secolo prima di Cristo, quando nel Sushruta Samhita e nel Charaka Samhita, antichi testi ayurvedici, troviamo scritto che l’urina di pazienti con poliuria è appiccicosa e “sa di miele”. Due millenni dopo il medico inglese Mathew Dobson (1735-1784) sperimentò che disidratando l’urina di pazienti diabetici si otteneva un residuo simile allo zucchero grezzo per aspetto e sapore. Anche il siero da sangue diabetico risultava dolciastro. La proibizione o limitazione di zuccheri divenne quindi una norma, anche se non tutti gli zuccheri risultano “diabetogeni”: più importante risulta oggi l’attenzione al cosiddetto “Indice glicemico”, cioè la velocità con cui il valore della glicemia aumenta in risposta all’assunzione di zuccheri. L’indice glicemico è espresso in percentuale, con valore che esprime il rapporto di velocità di aumento della glicemia: in riferimento al glucosio (valore 100), se uno zucchero (o un alimento in genere) presenta indice glicemico di 50, significa che è in grado di aumentare la glicemia a velocità dimezzata.

Terapia complementare enzimatica2023-05-17T11:02:34+02:00

Pianeta Salute 186 – Approfondimento Ferorelli

2023-05-17T11:03:11+02:00

Pianeta Salute 186 – Approfondimento Ferorelli

Le proteine, traduzione del codice genetico, rappresentano per eccellenza il fenomeno vita: gli enzimi, in particolare, i veri “operai molecolari” delle cellule, portano avanti tutte le reazioni biochimiche necessarie alla vita. Si tratta di macromolecole la cui struttura primaria (sequenza di aminoacidi), condiziona la conformazione spaziale in modo da definire selettività per i substrati specifici, in un gioco di incastri che rende elementare il più complesso “puzzle”. Anomalie della struttura spaziale, indotte da metalli pesanti ed altre interferenze, rappresentano la base molecolare di disturbi e patologie, ponendo le premesse per una nuova disciplina: l’Enzimologia clinica. Le reazioni che avvengono in una cellula, infatti, sono quelle per le quali sono presenti e attivi gli enzimi appropriati, pertanto nel caso delle reazioni cellulari, gli enzimi fanno la differenza tra il poter avvenire e l’avvenire. Si consideri pure che le reazioni spontanee da un punto di vista termodinamico non avvengono a velocità apprezzabile in assenza di un opportuno catalizzatore e che gli enzimi, appunto, sono i catalizzatori biologici. Per la maggior parte delle reazioni biologicamente importanti a temperature cellulare normali, l’energia di attivazione è sufficientemente alta da far sì che la quantità di molecole che possiedono questa energia in ogni istante sia estremamente bassa: Ne consegue che nelle cellule le velocità delle reazioni non catalizzate (da enzimi) sono stazionarie, sebbene queste molecole siano dei reagenti potenziali: in altre parole, essi sono termodinamicamente instabili, ma non hanno sufficiente energia per superare la barriera dell’ energia di attivazione. Si dice che queste molecole apparentemente stabili sono in uno stato metastabile. Le elevate energie di attivazione e il conseguente stato metastabile dei costituente cellulari sono essenziali, perché la vita, per sua stessa natura, è mantenuta in uno stato stazionario, lontano dall’ equilibrio. Se non fosse per lo stato metastabile, tutte le reazioni procederebbero velocemente verso l’equilibrio e la vita, cosi come la conosciamo, non sarebbe possibile: la vita infatti dipende da elevate energie di attivazione, che impediscono il verificarsi delle reazioni cellulari in assenza di opportuno catalizzatore. Un modo per aumentare il contenuto energetico del sistema è l’ immissione di calore semplicemente aumentando la temperatura: in tal modo aumenterà l’energia cinetica delle molecole reattive facilitando l’idrolisi dell’ATP. Il problema dell’ uso di temperature elevate è però che questo approccio è incompatibile con la vita, perché i sistemi biologici necessitano di una temperatura relativamente costante. Le cellule sono fondamentalmente sistemi isotermi (a temperatura costante) e richiedono metodi isotermi per risolvere il problema dell’ attivazione e modulazione delle reazioni.

Pianeta Salute 186 – Approfondimento Ferorelli2023-05-17T11:03:11+02:00

Pianeta Salute 185 – Biodinamica e la lotta contro il cancro

2023-05-17T11:04:41+02:00

La prima parte del mio articolo dedicato alla Biodinamica e ai suoi riflessi, dall’Agricolttura alla Salute Umana, si concludeva con un appuntamento a questo numero della Rivista, in cui volevo passare in rassegna gli straordinari successi dell’impiego agricolo di derivati enzimatici biodinamici: appuntamento rimandato di un mese, alla luce della pubblicazione su una testata scientifica internazionale (International Journal of Clinical and Experimental Medicine) di una ricerca italo-russa in Oncologia che ha tutte le caratteristiche non di un sasso ma di un macigno lanciato nello stagno delle convinzioni circa la possibilità di intervenire sui fattori di terreno che alimentano la patologia tumorale.

Micronutrienti multipli utilizzati nella perfusione di espianti di fegato umano invaso da epatocarcinoma (HCC) riducono la proliferazione di cellule tumorali attraverso inibizione dello stress ossidativo. Lasciamo la parola ad uno degli Autori di questa ricerca, il Prof. Simone Beninati, dell’Università romana di Tor Vergata: “Nel nostro laboratorio, abbiamo utilizzato colture di organi da espianto invasi da tumori maligni per determinare le possibilità di azione diretta degli agenti antineoplastici, in un ambiente mobile, caratterizzato da vari tipi di cellule e tessuti di un organo per studiare l’azione antineoplastica in vivo…

Pianeta Salute 185 – Biodinamica e la lotta contro il cancro2023-05-17T11:04:41+02:00

Pianeta Salute 184 – Dall’agricoltura alla salute dell’uomo

2023-03-16T09:50:45+01:00

La ricerca biochimica più avanzata consente oggi di identificare nel nostro organismo e, in particolar modo, nel chimico le nostre cellule, l’esistenza di un complesso sistema chiamato “biodinamico”, preposto a regolare i fenomeni fisico-chimici che sono all’origine della vita stessa (bios = vita) in armonia con quella “forza vitale” da tempo cercata da filosofi ed alchimisti (dymanis=forza) e che oggi, in buona parte, possiamo ascrivere all’energia, che dal sole fluisce agli organismi viventi e genera un incessante movimento coordinato di elettroni, che forma e spezza legami chimici ed orienta enzimi ed ormoni, coerentemente con i principi della Termodinamica. In tale complesso sistema, le reazioni di ossido-riduzione (che includono anche le reazioni acido-base), mediando la formazione/rottura di legami chimici covalenti, per generare o accumulare energia ovvero per produrre specie reattive (i cosiddetti radicali liberi) preposte alla difesa ed alla comunicazione cellulare, rappresentano l’hardware del metabolismo cellulare. Il software gestionale, invece, creando  attraverso una “redistribuzione” della nube elettronica di legame  molecole transitoriamente o permanentemente polari, condicio sine qua non per le interazioni tra enzimi e substrati e tra mediatori e recettori, consente il regolare e corretto svolgimento di tutte le reazioni in condizioni ambientali non estreme di pH, temperatura e forza ionica.

Pianeta Salute 184 – Dall’agricoltura alla salute dell’uomo2023-03-16T09:50:45+01:00

La biodinamica, concetti futuristici per le patologie

2023-05-17T11:06:19+02:00

La biodinamica, concetti futuristici per le patologie

La ricerca biochimica più avanzata consente oggi di identificare nel nostro organismo e, in particolar modo nelle nostre cellule, l’esistenza di un complesso sistema chiamato “biodinamico”, preposto a regolare i fenomeni fisico-chimici che sono all’origine della vita stessa (bios = vita) in armonia con quella “forza vitale” da tempo cercata da filosofi ed alchimisti (dymanis=forza) e che oggi, in buona parte, possiamo ascrivere all’energia che dal sole fluisce agli organismi viventi e genera un incessante movimento coordinato di elettroni che forma e spezza legami chimici ed orienta enzimi ed ormoni, coerentemente con i principi della Termodinamica. In tale complesso sistema, le reazioni di ossido-riduzione (che includono anche le reazioni acido-base), mediando la formazione/rottura di legami chimici covalenti, per generare o accumulare energia ovvero per produrre specie reattive (i cosiddetti radicali liberi) preposte alla difesa ed alla comunicazione cellulare, rappresentano l’hardware del metabolismo cellulare. Il software gestionale, invece, creando – attraverso una “redistribuzione” della nube elettronica di legame – molecole transitoriamente o permanentemente polari, condicio sine qua non per le interazioni tra enzimi e substrati e tra mediatori e recettori, consente il regolare e corretto svolgimento di tutte le reazioni in condizioni ambientali non estreme di pH, temperatura e forza ionica.

Il sistema biodinamico ed il ruolo rilevante degli enzimi

Colonna portante del sistema biodinamico sono gli enzimi, i quali possono essere definiti come dei catalizzatori biologici, ossia sostanze in grado di accelerare la velocità di una reazione chimica consentendo ad essa di raggiungere più rapidamente lo stato di equilibrio. Gli enzimi sono per lo più proteine, da sole o combinate con coenzimi (molecole vitaminiche attivate) o cofattori (generalmente metalli, quali calcio, ferro, zinco etc.). Sono essi a consentire il mantenimento di un elevato grado di “ordine” procrastinando istante dopo istante quella che sarebbe la morte “entropica”. Qualsiasi perturbazione a carico del “sistema bio-dinamico” – dal quale dipendono da un lato, la generazione ed il corretto utilizzo dell’energia e, dall’altro, attività vitali quali la catalisi enzimatica, la modulazione ormonale ed il signalling – se non prontamente identificata e corretta, può essere causa di sofferenza cellulare, prima, e tissutale, poi, fino a condurre all’accelerazione del fisiologico processo di senescenza o all’innesco di processi cronico-degenerativi in grado di ridurre in maniera variabile la qualità e/o l’aspettativa di vita.

La biodinamica, concetti futuristici per le patologie2023-05-17T11:06:19+02:00

Una vita allo studio degli enzimi

2023-03-16T09:50:18+01:00

Le proteine, traduzione del codice genetico, rappresentano per eccellenza il fenomeno vita: gli enzimi, in particolare, i veri “operai molecolari” delle cellule, portano avanti tutte le reazioni biochimiche necessarie alla vita. Si tratta di macromolecole la cui struttura primaria (sequenza di aminoacidi), condiziona la conformazione spaziale in modo da definire selettività per i substrati specifici, in un gioco di incastri che rende elementare il più complesso “puzzle”. Anomalie della struttura spaziale, indotte da metalli pesanti ed altre interferenze, rappresentano la base molecolare di disturbi e patologie, ponendo le premesse per una nuova disciplina: l’Enzimologia clinica.

Le reazioni che avvengono in una cellula, infatti, sono quelle per le quali sono presenti e attivi gli enzimi appropriati, pertanto nel caso delle reazioni cellulari, gli enzimi fanno la differenza tra il poter avvenire e l’avvenire. Si consideri pure che le reazioni spontanee da un punto di vista termodinamico non avvengono a velocità apprezzabile in assenza di un opportuno catalizzatore e che gli enzimi, appunto, sono i catalizzatori biologici. Per la maggior parte delle reazioni biologicamente importanti a temperature cellulare normali, l’energia di attivazione è sufficientemente alta da far sì che la quantità di molecole che possiedono questa energia in ogni istante sia estremamente bassa: Ne consegue che nelle cellule le velocità delle reazioni non catalizzate (da enzimi) sono stazionarie, sebbene queste molecole siano dei reagenti potenziali: in altre parole, essi sono termodinamicamente instabili, ma non hanno sufficiente energia per superare la barriera dell’ energia di attivazione.

Una vita allo studio degli enzimi2023-03-16T09:50:18+01:00
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