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Cronologia delle scoperte scientifiche alla base della ricerca Citozeatec

2024-01-08T16:20:32+01:00

Cronologia delle scoperte scientifiche alla base della ricerca Citozeatec

La ricerca enzimologica del Prof. Ferorelli pone le sue basi su una lunga e autorevole sequenza di scoperte scientifiche, che hanno permesso enormi progressi in diversi campi. Sulla scorta del lavoro di illustri scienziati, si innesta così una ricerca che non improvvisa nulla, al contrario, fortifica la sua verità su dei risultati già verificati ed entrati di diritto a far parte della storia della scienza.

L’importanza della Cristallografia a Raggi X
Ferorelli da sempre insiste su questa fondamentale metodologia di indagine della materia. La cristallografia e l’uso del diffrattometro vanno ben oltre a quanto rilevabile da un microscopio a scansione elettronica. Ma pur essendo una tecnologia estremamente all’avanguardia, la cristallografia nasce quasi 4 secoli fa.

Storia e scoperta degli enzimi termofili, e loro applicazione
Lo studio degli enzimi è da sempre parte della ricerca del Prof. Ferorelli.
Ferorelli, ancor prima di occuparsi di Integratori Biodinamici, ha messo il suo know-how al servizio della salute umana, con una pluridecennale ricerca sul funzionamento degli enzimi e sulle loro più disparate applicazioni.
Opera sua sono molteplici impianti e brevetti all’avanguardia, che hanno segnato un punto di demarcazione nel progresso dell’applicazione enzimologica.

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Depurazione delle acque reflue a Napoli negli anni ‘70

2024-01-08T14:59:18+01:00

Depurazione delle acque reflue a Napoli negli anni ‘70

Negli anni ’70, proprio a seguito dell’epidemia di colera nel napoletano, il Prof. Ferorelli viene chiamato ad attuare un pioneristico progetto di disinquinamento ambientale per trasformare i liquami in biogas (metano), progetto realizzato grazie alla sua intuizione sull’uso di enzimi termoresistenti.

Qui di seguito una descrizione del progetto e del collaudo, che per Ferorelli, costituì un importante punto di partenza per la ricerca enzimologica che, negli anni successivi, si è largamente sviluppata risolvendo molti problemi in termini di salute umana ed animale.

Depurazione delle acque reflue a Napoli negli anni ‘702024-01-08T14:59:18+01:00

Mezzo secolo dal colera a Napoli. Testimonianze di un protagonista

2024-01-08T14:14:14+01:00

Mezzo secolo dal colera a Napoli. Testimonianze di un protagonista

Il Prof. Giulio Tarro ripercorre il periodo dell’epidemia di colera, a Nopoli, nei primi anni ’70. La causa risiedeva nella contaminazione delle acque, per l’obsolescenza ed inadeguatezza del sistema fognario.

L’identificazione del germe responsabile fu oggetto di una lunga contesa scientifica, terminata nel 1965, quando il “Comitato internazionale sulla nomenclatura batteriologica” attribuì finalmente a Filippo Pacini la paternità della scoperta, che aveva isolato il vibrio cholerae una trentina d’anni prima del tedesco Robert Koch, a cui fu inizialmente attribuito il merito.

Mezzo secolo dal colera a Napoli. Testimonianze di un protagonista2024-01-08T14:14:14+01:00

Gli enzimi mangiaveleni della melanzana

2023-05-26T15:53:34+02:00

Gli enzimi mangiaveleni della melanzana

Grazie alla cristallografia a raggi x sono stati scoperti gli enzimi che trasformano i veleni degli alcaloidi in molecole salutari per l’uomo.

“Un esempio è la pianta dello Stramonio che, nonostante la sua alta produzione di alcaloidi, che la rendono una pianta altamente tossica, può funzionare come porta innesto per quella della melanzana, producendo comunque ottime melanzane. Tutto ciò avviene mediante enzimi e rRna enzima, che sintetizzano molecole specifiche per la melanzana senza che le sostanze tossiche possano alterarne il frutto” (Sole 24 Ore del 28-07-14).

Gli enzimi mangiaveleni della melanzana2023-05-26T15:53:34+02:00

La Cristallografia a raggi x nella ricerca della Sclerosi Multipla, pubblicata su PubMed

2023-05-18T15:28:32+02:00

La Cristallografia a raggi x nella ricerca della Sclerosi Multipla, pubblicata su PubMed

Questo studio osservazionale è stato condotto su 50 pazienti con SM per determinare gli effetti sulla QOL in seguito alla somministrazione di due integratori alimentari commerciali, denominati Citozym® ed Ergozym®, (Registrazione Citozeatec Italia-FDA 12932524008 Pin no. bfJ3h263). Lo studio è stato condotto secondo le linee guida della Dichiarazione di Helsinki, ed è stato rivisto e approvato il 20 luglio 2020 dal consiglio dell’Istituto di ricerca “CRSC”, sotto il protocollo n. “AB2745P28” come parte del “Dietary Progetto Integrazione”.

La cristallografia a raggi X sarà ampiamente utilizzata adesso che è chiaro, in seguito agli studi precorritori compiuti su alcuni enzimi idrolitici, che questa tecnica (benché niente affatto semplice e corrente) può rivelare particolari straordinariamente sottili della struttura terziaria che non possono essere ottenuti in nessun altro modo. La descrizione del meccanismo intimo della catalisi enzimatica diverrà sempre più materia di concreta realtà chimica piuttosto che di teoria non dimostrabile.

I controlli effettuati hanno evidenziato che il trattamento ha ridotto drasticamente i valori del FSS dalla media nei controlli di circa 5.00-4.75 a valori che dopo 20 giorni di trattamento hanno raggiunto 4.2, 3.8 dopo 50 giorni e 3.6 dopo 70 giorni. Il significato di queste riduzioni, indica un netto miglioramento del sintomo fatica.

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La cristallografia ai raggi x mette a nudo i disastri della thalidomide con migliaia di nati privi degli arti

2023-05-17T14:15:44+02:00

La cristallografia ai raggi x mette a nudo i disastri della thalidomide con migliaia di nati privi degli arti

Thalidomide: Ipnotico, sedativo, anti-nausea, nella 2° guerra mondiale veniva utilizzato come calmante per i soldati.

Le donne trattate con talidomide davano alla luce neonati con gravi alterazioni congenite dello sviluppo degli arti, ovvero amelia (assenza degli arti) o vari gradi di focomelia (riduzione delle ossa lunghe degli arti).

La metodica della cristallografia a raggi x, rileva che la teratogenicità è associata solamente all’enantiomero destrorso che agisce come inibitore dell’angiogenesi ovvero del normale sviluppo dei vasi sanguigni, interferendo con lo sviluppo dell’embrione, specie se assunto durante le prime sette settimane della gravidanza.

Enantiomero D è il responsabile della teratogenicità e della malformazione alla nascita di bambini.

L’enantiomero S è un amminoacido standard utilizzato da enzimi geneticamente specifici per tutti gli esseri viventi.

Nel 2017 il Ministro della Salute Lorenzin riconosce un indennizzo a favore delle persone affette da sindrome da thalidomide.

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Cristallografia a raggi X

2023-05-17T09:17:49+02:00

Gli enzimi sono i nostri creatori e sostenitori del nostro corpo

Gli enzimi cristallografati ci forniscono lo stato vitale dei nostri tessuti.

Cristallografia: è la scienza che studia i cristalli.
La parola cristallo deriva dal greco che significa ghiaccio, gli antichi pensavano che il cristallo di rocca (varietà incolore del quarzo) fosse ghiaccio indurito.
Ma cos’è il cristallo? Prima di parlare di cristallo occorre capire cosa significa materia ordinata e materia disordinata.
In un liquido come l’acqua le molecole sono disordinate, se le raffreddiamo le molecole si muovono sempre meno fino a creare una materia ordinata: il ghiaccio.

Cristallografia a raggi X
La struttura tridimensionale delle macromolecole biologiche ci consente di comprendere i meccanismi alla base dei processi biologici in cui sono coinvolte e di descrivere le interazioni atomiche che li guidano, ovvero di capire come una particolare macromolecola possa svolgere la propria funzione. La cristallografia a raggi X è una metodologia che permette di determinare la distribuzione nello spazio degli atomi di una molecola presente in un cristallo, analizzando come i raggi X vengono sono diffratti da quest’ultimo ed è molto utile per determinare la struttura tridimensionale a risoluzione atomica di macromolecole biologiche.

Enciclopedia Treccani del Novecento Haschmeyer
Prima di lasciare questi argomenti di carattere strutturale, va ricordata la tecnica della microscopia elettronica (v. Haschmeyer, 1970). Essa non ha ancora acquistato quel grado di risoluzione che le permetterebbe di competere con la cristallografia a raggi X nel determinare nei particolari la geometria delle più piccole molecole enzimatiche.

Cristallografia a raggi X2023-05-17T09:17:49+02:00

Come Bari divenne famosa nel mondo per la biochimica

2023-03-15T14:18:33+01:00

Come Bari divenne famosa nel mondo per la biochimica

Forse nessuna branca della scienza ha avuto nella seconda metà del XX secolo uno sviluppo pari a quello della chimica biologica e della biologia molecolare. Numerose scoperte hanno completamente ridisegnato le nostre conoscenze degli eventi molecolari alla base della vita.

In quel periodo grande sviluppo ha avuto anche la bioenergetica, ovvero lo studio dei complessi meccanismi mediante i quali gli organismi sono in grado di produrre l’energia necessaria per lo svolgimento dei processi vitali. Grazie ad Ernesto Quagliariello e alla sua scuola, alcune delle pagine più importanti della bioenergetica sono state scritte a Bari.

Articolo estratto da:

NUOVA PUGLIA D’ORO Progetto di valorizzazione della memoria storica pugliese

Come Bari divenne famosa nel mondo per la biochimica2023-03-15T14:18:33+01:00

Le molecole della vita

2023-05-17T11:59:06+02:00

Le molecole della vita

Laboratorio di Citologia, Istologia & Oncologia Sperimentale
Relazione esperimenti preliminari del progetto
Link della pubblicazione
“Effetti dei componenti del Citozym della Soc. Citozeatec di Peschiera Borromeo,
sulla crescita cellulare normale e neoplastica”
Responsabili scientifici: Prof. Simone Beninati, Dott. F. Antonelli

Introduzione
Abbiamo focalizzato il nostro studio sulla ricerca del potenziale effetto sinergico, derivante dalla azione dei diversi costituenti del Citozym, i quali agiscono, non su un singolo bersaglio ma, su diversi target e cooperano in un percorso agonista-sinergico per provocare una potente attività farmacologica.

Il concetto di target include enzimi, substrati, proteine e metaboliti, recettori, canali ionici, proteine di trasporto, DNA / RNA, ribosomi, anticorpi monoclonali, meccanismi fisico-chimici e cascate di segnali (1).

Il vantaggio di questa molteplicità di costituenti attivi e delle loro azioni complementari, conferisce al Citozym un’azione delicata, profonda e duratura, rispetto ad un farmaco derivato dalla sintesi chimica, che generalmente consiste in un singolo principio attivo, che avrà un’azione unica, focalizzata e incisiva.
Alcuni componenti del Citozym non hanno effetti farmacologici, ma migliorano la biodisponibilità di altri composti attivi, consentendo così ai composti attivi di essere molto più efficaci in confronto all’azione che manifesterebbero da soli. Questi costituenti, che lavorano in sinergia con altre molecole inattive, sono chiamati “co-effettori”.

Il ruolo di alcuni di questi co-effettori può, ad esempio, aumentare la solubilità in acqua, di altri costituenti attivi, oppure aiutare il loro passaggio attraverso le membrane cellulari a livello della parete intestinale, facilitando così la loro diffusione nel sangue. Altri co-effettori possono anche avere un ruolo protettivo, nei confronti dell’azione metabolica degli enzimi coinvolti durante il percorso delle sostanze attive nel corpo, prima che raggiungano il loro sito di azione. Quindi le sostanze attive (enzimi) non possono essere degradate e manterranno tutta la loro attività.

Grazie allamoltitudine di costituenti, il corollario di effetti sinergici coniugati e variabili, la polivalenza di attività complementari, l’efficacia a basse dosi e l’azione concertata e armoniosa di altri costituenti che li accompagnano, il Citozym agirà in modo dolce, profondo e duraturo e potrebbe avere un’azione regolatoria in aggiunta alla propria azione sintomatica.

Le molecole della vita2023-05-17T11:59:06+02:00

Infezioni virali ed enzimopatia 02

2023-05-17T12:01:19+02:00

Infezioni virali ed enzimopatia 02

I miei studi nell’ambito degli amminoacidi proteici (biologici) ed enzimatici mi portano a pensare quanto segue:

I patogeni meno evoluti, per accrescere scelgono gli organi più vulnerabili, gli occhi non essendo vascolarizzati sono privi di difese immunitarie, le uniche difese degli occhi sono gli enzimi lisosomiali ecc.
I virus, batteri ecc. per completare il loro genoma scelgono gli occhi come terreno fertile.
Il vero dramma a mio avviso viene causato dalla rottura degli amminoacidi virali (destrorso) da parte degli enzimi di difesa lisosomiali che non avendo le tasche per digerire gli amminoacidi destrorso per la conformazione sinistrorso (levogiro) rimangono intrappolati con gli amminoacidi destrorsi.

Gli enzimi di difesa dell’occhio iniziano a sintetizzare molecole per i patogeni provocando una vera e propria trasformazione dell’enzima. E’ come avere la guardia del corpo che passa con il nemico.

Unica possibilità quindi è di mettere a disposizione componenti energetici (zuccheri energetici) sinistrorsi capaci di decomporre tutte le strutture destrorse dei patogeni.
Tutto ciò mi porta a comprendere come la malattia ha inizio dagli occhi, turbinati, polmoni ecc.
Le infezioni oculari come la congiuntivite, l’orzaiolo e le infiammazioni delle palpebre ecc. è la dimostrazione di quanto sopra.

Nella normalità sappiamo che i virus, per completare il loro ciclo vitale, utilizzano enzimi. Gli enzimi sono glicoproteine espresse in modo tipico sulla superficie dei virus, per es. influenzali, quindi necessari per la penetrazione del virus stesso all’interno delle vie respiratorie.

Di fondamentale importanza per molti microorganismi è l’adesione alle cellule per riuscire a penetrare e poter compiere all’interno della cellula ospite il proprio ciclo replicativo. Nel caso del Rabdovirus, virus dell’influenza, la caratteristica di questa classe di virus è di trascrivere 5 mRNA monocistronici del suo RNA genomico.

La replicazione virale può avvenire in maniera fedele oppure no, cioè può subire delle modificazioni (mutazioni). La loro capacità di mutare è la loro abilità nel sapersi adattare al contesto dell’organismo infettato, potendo cambiare in base alle necessità.
Questo determina la resistenza ai trattamenti e presidi terapeutici messi comunemente in atto (terapia antivirale, analgesica, antipiretica, antinfiammatoria e l’antibioticoterapia), con la conseguenza di effetti collaterali grazie al loro uso cronico e protratto nel tempo.

Da ricerche ed esperienze cliniche, possiamo concludere che l’utilizzo dei componenti enzimatici, cioè componenti (sinistrorsi) ottenuti dalla sintesi degli enzimi specifici con efficacia assoluta contro patogeni (sia sinistrorsi che destrorsi) i prodotti Citozeatec sono paragonabili ad una comune vite con possibilità di avvitarsi sia a destra che a sinistra, per il solo motivo che i patogeni per accrescere hanno bisogno di energia .

Come già detto i prodotti Citozeatec sono zuccheri levogiro (sinistrorso) non specifici per i patogeni capaci di decomporre gli amminoacidi dei virus ecc.
In ultima analisi quando veniamo al mondo ogni cellule è costituita da oltre cinquemila enzimi che nel tempo tendono a ridursi, motivo per il quale i bambini al di sotto dei 10 anni hanno una resistenza maggiore rispetto agli adulti verso i coronavirus. Tutto ciò è dimostrato come precedentemente descritto.In ambito oncologico, virologico, malattie neurodegenerative sono state effettuate numerose ricerche con Università di Roma Tor Vergata, del Molise, di Mosca, e di Bruxelles, tutte Pubblicate

CASO CLINICO

INFLUENZA DEL SIG, PAU BAU……..
IL 10-01-2020 tornando dalla RPC accusava tutti i sintomi dell’influenza:brividi, mal di gola ecc, inizia immediatamente la terapia convenzionale (Oseltamivir, Zanamivir e farmaci retroantivirali)

In data 24-01-2020 la situazione si aggrava, con dispnea tosse e debolezza.

Il 23-01-2020 mi rivolgo a medici Svizzeri e Inizio la terapia enzimatica, Citexivir, Probiotic P 450 della Citozeatec Italy

Sintomi:

Brividi, mal di gola, tosse, congestione nasale, catarro;
Dolori articolari e muscolari;
Mal di testa;
Senso di stanchezza e sonnolenza;
Mancanza di appetito;
Diarrea, nausea;
Febbre 39,5 C°;
congiuntivite; Presente

Risposta del trattamento Citozeatec
20-02-2020 Notevoli miglioramenti

Sintomi

Brividi: assenti
Mal di gola: assente
Tosse: assente
Congestione nasale: miglioramento
Catarro: assente
Rantoli: assente
Dolori articolari e muscolari: assente
Mal di testa: assente
Senso di stanchezza e sonnolenza: assente, vigile nelle funzioni
Mancanza di appetito;
alimentazione normale: colazione, pranzo e cena
Diarrea, nausea: assente
Febbre: mattino 36,5C° mezzogiorno 36C° sera 36,8C°
congiuntivite. assente

24.02.2020 Il medico Curante M.D.

Infezioni virali ed enzimopatia 022023-05-17T12:01:19+02:00
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