Pasquale Ferorelli: questo è il mio sito ufficiale
Non sono mai stato propenso a mettermi in mostra e raccontare la mia vita a chi non mi conosce personalmente.
E’ una scelta che avevo ponderato soltanto nel caso in cui molte verità fossero venute alla luce, e quel momento è arrivato. I progressi scientifici non possono essere celati alla gente e le ricerche mie e del mio gruppo di lavoro, aperte alla costante verifica di Medici e Professionisti della salute, sono anche una strada verso la consapevolezza, nel profondo rispetto delle esigenze dei malati.
Ho sopportato sinora il chiacchiericcio mediatico di chi mi considera scomodo e ingombrante ma ora è arrivato il momento di fare chiarezza, perché non sarà facile mettere aprioristicamente in discussione ricerche e risultati di chi a livello universitario ha voluto seguire le mie indicazioni. Questo sito nasce per comunicare con tutti, nessuno escluso.
E’ nato prima l’uovo o la gallina?
Io rispondo: gli enzimi, questi straordinari ed infaticabili “operai” che sostengono i processi vitali.
Lo scopo di tutta la mia attività di ricerca è sempre stato quello di portare soluzioni concrete, tangibili e verificabili, partendo da certezze a me ben note: il ruolo degli enzimi.
Dai successi in agricoltura e dai primi brevetti industriali fui illuminato dal pensiero che anche in tema di salute animale, uomo compreso, si poteva e si doveva partire dalle conoscenze sugli enzimi, e le evidenze cliniche crescenti mi stanno dando ragione. Patologie severe ancora oggi sono in balia di una ricerca medica costantemente in sperimentazione: l’approccio enzimologico non è in antitesi con l’encomiabile sforzo di altri Ricercatori, sia ben chiaro, semplicemente offre una chiave interpretativa ed applicativa in più, nel comune obiettivo della salute.
Secondo natura o contro natura?
Ho sempre avuto un grande rispetto per la vita e per tutto quello che la natura ci ha donato, iniziando così i miei studi sulla biodinamica quarant’anni fa.
La malattia stessa può essere inquadrata come anomalia energetica e se la affrontiamo “naturalmente”, ripristinando normalità enzimatiche compromesse, aiutiamo anche altri approcci, in una armonia di ricerca che deve guidare il futuro.
Roghi di eretici e roghi mediatici Come sempre accade a chi percorre nuove strade, inevitabilemente calpestando convinzioni ed interessi, sono stato spesso smentito senza dibattito e attaccato poco elegantemente da personaggi che non voglio nemmeno nominare, anche perché avvolti da nebuloso anonimato: è stato un prezzo da pagare per poter arrivare a questo punto ma invito chiunque sia animato da onestà intellettuale a leggere quanto scrivo nell’ “Avviso ai Naviganti” in questo sito.
La Biodinamica
Chi conosce il pensiero di Rudolf Steiner ha già incontrato questo termine, in qualche modo avvolto di misticismo, chi non lo conosce può ritenerlo uno dei tanti aggettivi che complicano la comunicazione scientifica, molto semplicemente è invece la qualificazione che ho voluto dare alla ricerca enzimologica, per aprire le porte ad una nuova prospettiva per inquadrare e trattere le malattie: i fattori di terreno.
Disturbi e patologie nascono infatti da un terreno modificato da infinite concause (inquinamento su tutte) che progressivamente riducono e modificano le normali attività metaboliche. Con la modulazione fisiologica biodinamica degli enzimi il nostro organismo riesce a combattere patologie devastanti con le proprie forze, partendo dalla detossificazione del terreno alterato che le sostiene.