16 Novembre 2019, Genova – Santuario della Madonnetta

Sabato 16 Novembre 2019, Citozeatec, azienda leader nel settore dell’enzimologia biodinamica, ha organizzato, un convegno con il ruolo di approfondire l’importante funzione svolta dagli enzimi. Essi sono i catalizzatori di tutte le reazioni biochimiche che avvengono nella cellula e per questo assumono il ruolo di “unità funzionale del metabolismo”. Location del convegno è stata il Santuario della Madonnetta (www.santuariomadonnetta.it), Santuario ufficiale della Repubblica di Genova e fulcro della vita pubblica e religiosa, eretto in soli 15 mesi di lavoro ed inaugurato il 15 Agosto 1696. Il suggestivo Santuario della Madonnetta ha fatto da cornice ad un momento di riflessione medico- scientifica, contribuendo al miglioramento delle condizioni di vita dell’essere umano nel pieno rispetto delle leggi della Natura. Allo scienziato italiano Lazzaro Spallanzani, precursore dell’enzimologia moderna, spetta il merito di aver per primo iniziato le ricerche in ambito enzimologico. Su questa scia Pasquale Ferorelli ha sequenziato gli enzimi ottenendo i componenti funzionali per le cellule. Oggi è così possibile apprezzare la vasta entità delle scoperte di Spallanzani nell’ambito di malattie oncologiche, virali, diabetiche e degenerative, apparentemente di diverse origini, tipi e natura, ma tutte riconducibili all’unico comune denominatore: le enzimopatie. Infatti, Citozeatec, utilizzando le più avanzate biotecnologie industriali a conversione enzimatica sequenziale riesce ad ottenere componenti cellulari in grado di modulare l’attività enzimatica, organizzando i metabolismi bioenergetici ed apportando energia metabolica tale da permettere alla cellula di reagire agli insulti provenienti sia dai fattori esterni che interni, come può essere la presenza di processi flogistici che sovente si perpetuano cronicamente nel nostro organismo. Al convegno ha preso parte una platea composta da professionisti del settore oncologico, cardiovascolare, omeopatico ed universitario: figli d’arte e con alle spalle esperienze che si perpetuano da generazione in generazione, biologi e laureati successivamente in medicina e che hanno dedicato il loro tempo alla vita sacerdotale.

Dicono che la macchina perfetta non esiste!

Dovremmo osservare noi stessi per capire che l’energia non viene persa, né si produce, ma viene trasformata. E tutto ciò che ci permette di sopravvivere è legato all’instancabile ruolo svolto dagli enzimi. Essi, organizzati in sequenze, catalizzano le numerose reazioni attraverso le quali le sostanze nutrienti sono degradate, estraendone energia e piccoli precursori che sono a loro volta utilizzati per la sintesi di molecole indispensabili a tutte le funzioni vitali. Così come lo stesso Ferorelli ha tenuto a sottolineare, osservando la vita ed il turbinio di energia che dal sole fluisce verso le piante e gli animali e che si modifica tramite reazioni chimiche, possiamo considerare che alla base di tutto ci sono gli enzimi e la straordinaria trasformazione dell’energia che è la funzione primaria di ogni essere vivente. Osservando il ruolo degli enzimi e conoscendo le loro attività possiamo chiaramente entrare nella consapevolezza che ciò che noi chiamiamo malattia, altro non è che un disordine enzimatico causante uno scompenso energetico che è necessario riorganizzare affinché le cellule del nostro corpo possano nuovamente svolgere la loro corretta attività. Una prova di ciò è rappresentata dai tanti studi clinici presentati durante il congresso, dove è stato possibile osservare, ad esempio, più casi relativi alla rigenerazione cellulare: dalla completa rigenerazione della prima falange dell’indice della mano destra di Clizia, una bambina di 3 anni all’ osservazione della “restitutio ad integrum” di una ferita causata da incidente con motosega in cui erano stati danneggiati nervi e tendini. Inoltre, a lasciar basiti i ricercatori, la possibilità di ottenere spiegazioni attraverso le ricerche scientifiche condotte dalle diverse Università Italiane ed Estere con cui collabora Citozeatec. Infatti, ogni caso clinico riportato è seguito dalle ricerche condotte in linea sperimentale e che rendono coscienti della reale potenzialità fornita dalle Componenti Biodisponibili Citozeatec. Nel caso della rigenerazione tissutale è stata discussa la ricerca condotta su sistema murino che prevedeva la rigenerazione del midollo spinale e portata a termine con importanti risultati. Gli stessi evidenziati sugli esempi dei pazienti trattati e discussi precedentemente.

Osservando le ricerche e i casi clinici risolti, una dottoressa facente parte della platea e con alle spalle anni di esperienza medica praticata (anche su malattie lebbrosarie) in Africa e Russia, ha deciso di apportare il suo contributo durante la presentazione discutendo estemporaneamente un caso di un suo paziente affetto da piaga da decubito e migliorato in seguito all’applicazione dei prodotti Citozeatec.

Ulteriore tematica che si è voluta affrontare è stata quella oncologica. Ferorelli ha riportato il caso di una donna affetta da tumore alla mammella, necessariamente, agli occhi dei medici, operabile tramite mastectomia poiché la massa tumorale era evidente sia al tatto che alla vista. Sottoponendo la paziente a trattamento Complementare Enzimatico intensivo, vista la drammaticità del caso, si sono osservati, a distanza di 6 mesi, miglioramenti in termini di regressione del tumore. Ad oggi, osservando la foto, che provoca stupore paragonandola al contesto di partenza, la paziente è salva da mastectomia e da progressione tumorale. A continuazione della giornata sono state enunciate ulteriori ricerche e casi clinici, come ad esempio il caso di un paziente di 18 anni affetto da Sclerosi Multipla, che in seguito all’utilizzo di Citozym ha riacquistato il completo uso degli arti inferiori. Inoltre, basandosi sull’interesse medico, si è pensato di proporre ulteriori tematiche ed approfondimenti quali, la tematica riguardante la biochimica delle infezioni virali, con focus su infezioni da epatite C. Anche in questo caso, seguendo la terapia proposta da Citozeatec, diversi pazienti hanno subito una completa eradicazione virale quando la terapia tradizionale li considerava “non responder”. Senza ombra di dubbio, si è consapevoli che i risultati e le testimonianze permetteranno a Citozeatec di coltivare la propria esperienza nel campo enzimologico, aprendo ulteriori nuove frontiere nel mondo delle applicazioni terapeutiche attraverso la svolta delle componenti biocompatibili in grado di modulare l’attività enzimatica.

Peschiera Borromeo, 16 Novembre 2019