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Allegato brevetto B – Brevetto Ferorelli – Patente

2023-05-17T11:48:49+02:00

Leachates from sanitary landfills and waste water liquid in general are depurated and converted into clear water (19), ammonium sulphate (24) and polluted mud by gradually heating the liquid, raising its pH (5) to precipitate heavy metals (6), stripping ammonia (7), lowering the pH by treatment with CaCl¿2? (8), neutralising and precipitating further metals and impurities (14), and evaporating (17; 18; 15; 27) the water into steam that is condensed while gradually
heating the incoming liquid.

(FR)Cette invention concerne un procédé et une installation qui permettent d’épurer les lixiviats de décharges sanitaires ainsi que les liquides de type eaux usées en général, et de les transformer en eau pure (19), en sulfate d’ammonium (24) et en boues polluées. Ce procédé comprend les étapes suivantes: chauffer progressivement le liquide; augmenter son pH (5) de manière à précipiter les métaux lourds (6); éliminer l’ammoniac (7); abaisser le pH par un traitement au CaCl¿2? (8); neutraliser et précipiter les autres métaux et impuretés (14); et enfin,faire évaporer (17; 18; 15; 27) l’eau sous forme de vapeur qui va se condenser tout en chauffant progressivement le liquide entrant.

Allegato brevetto B – Brevetto Ferorelli – Patente2023-05-17T11:48:49+02:00

Allegato brevetto A – Brevetto Ferorelli – impianti di depurazione biologica

2023-05-17T11:51:37+02:00

A process and a plant for treatment of landfill leachates.

Technical field
The present invention relates to a process and a plant for the treatment of leachates from landfills and for treatment of waste waters and polluted liquids in general. Background Art Sanitary landfills and waste dumps daily produce a quantity of liquid known as leachates, that sits at the bottom of dump. This liquid is highly contaminated by organic and inorganic pollutants, particularly heavy metals, ammonia and azo- compounds. The quantity of leachates produced by an average waste dump in a day is around 500250 mc. This liquid has to then be treated so that it can be disposed without polluting the water bed. Some known methods for the treatment of leachates involve transporting the liquid itself from the waste dump to special plants where it is treated, for example, by inverse osmosis or by biological process after a chemical-physical treatment. As one can expect, these methods are extremely costly. There are other known methods for treating the leachates such as thermal oxidation, after evaporation or distillation of at least part of the water. In general the process of thermal oxidation is undertaken on the site of the waste dump, in a dedicated plant that uses part of the biogas produced by the waste dump itself. This method is less expensive than the ones mentioned above, it does, however, present some drawbacks, for example it is necessary to clean the exhaust gases of the plant from the heavy metals and the other pollutants present in them. Furthermore this is a “destructive” method, and as such it is energetically expensive. Disclosure of invention The aim of the present invention is to solve the above problems, by providing a process and a plant that will allow the treatment of the leachates produced by a waste dump, on site, economically, with the lowest possible demand of energy and recovering, at the same time, water and raw materials. This aim is reached by means of the present invention, that provides a process for the treatment of waste dumps leachates and other similar liquids, characterised according to claim 1.

Allegato brevetto A – Brevetto Ferorelli – impianti di depurazione biologica2023-05-17T11:51:37+02:00

Comunicati stampa – carcinoma epatico – scoperte Ferorelli

2023-05-17T11:08:13+02:00

Comunicati stampa – carcinoma epatico – scoperte Ferorelli

I modelli di espianto d’organo offrono diversi vantaggi, rilevanti per gli studi dei meccanismi fisiopatologici, come danno cellulare, la secrezione, la differenziazione e lo sviluppo di neoplasie. Organi o piccoli espianti possono essere rimossi in vivo e mantenuti in coltura per lunghi periodi, se particolare attenzione è rivolta alla composizione dei mezzi di coltura, la selezione del substrato, e l’atmosfera di incubazione.
Nei tessuti umani, ottenuti da autopsia o da intervento chirurgico, ulteriore attenzione deve essere rivolta all’intervallo post-mortem, la temperatura, l’idratazione e la causa della morte. Attualmente stiamo utilizzando nel nostro laboratorio, colture di espianto d’organo, invaso da tumori maligni, per stabilire la possibilità dell’azione diretta di agenti antineoplastici, in un ambiente cellulare, caratterizzato da vari tipi di cellule e tessuti, all’interno di un organo.
Ci proponiamo, in particolare, di studiare l’azione antineoplastica in vivo, di un integratore alimentare, il Citozym, prodotto dalla CITOZEATEC, S.r.l. (Peschiera Borromeo, Milano), del quale in pubblicazioni precedenti abbiamo evidenziato l’attività antineoplastica in vitro [1]. Il fine è di evitare la degradazione operata dall’ambiente gastrico, usando come bersaglio, direttamente l’organo colpito dal tumore. Tale sperimentazione dovrebbe fornire nuove evidenze, sull’alta efficienza della somministrazione dell’agente direttamente in circolo, che quindi dovrebbe risultare molto più attiva della usuale somministrazione orale. Ovviamente queste prove sperimentali saranno preziose per proporre un trial clinico futuro.
La parte preliminare di questo progetto, che presentiamo, è stata eseguita su due biopsie epatiche, ottenute dall’ ablazione chirurgica di un carcinoma epatocellulare, di stadio III C (T3-N1-M0 – AJCC), in pazienti rispettivamente di anni 67 e 74.
Sulla base di una nostra precedente sperimentazione, effettuata su espianti epatici di topi C57BL/6 [2], il mezzo di coltura dell’espianto utilizzato è stato arricchito con una concentrazione finale di Citozym del 10 e del 15% .

Comunicati stampa – carcinoma epatico – scoperte Ferorelli2023-05-17T11:08:13+02:00

System24 Ilsole24ore – Sezione chimica e farmaceutica

2023-03-16T09:49:51+01:00

Citozeatec utilizza le più avanzate bio-tecnologie industriali a conversioni enzimatiche sequenziali per produrre i propri integratori alimentari, che vengono definiti biodinamici grazie alla loro capacità di favorire i metabolismi bioenergetici intracellulari fondamentali per tutti gli altri metabolismi della cellula.
L’esperienza di oltre trent’anni di lavoro dei ricercatori nel campo delle bio-tecnologie delle conversioni enzimatiche costituisce il know-how alla base delle ricerche che hanno portato a identificare sia gli enzimi, sia le sequenze enzimatiche che, “copiando” le medesime sequenze bio- logiche della cellula umana, hanno permesso di “costruire” specifici substrati nutrizionali riconoscibili da parte degli enzimi cellulari. Questi possono così utilizzarli per liberarsi di eventuali antagonisti presenti nei loro siti attivi ed essere nuovamente disponibili per le attività enzimatiche correlate al metabolismo glucidico e ai cicli metabolici che hanno nel ciclo di Krebs il loro denominatore comune. Gli enzimi, infatti, sono le unità funzionali del metabolismo cellulare. Organizzati in sequenze, catalizzano le numerose reazioni attraverso le quali le sostanze nutrienti sono degradate, estraendone energia e piccoli precursori che a loro volta sono utilizzati per la sintesi di molecole indispensabili a tutte le funzioni vitali.

System24 Ilsole24ore – Sezione chimica e farmaceutica2023-03-16T09:49:51+01:00

Una possibile rivoluzione nelle strategie contro i tumori

2023-03-16T09:56:36+01:00

Roma, luglio 2016: un gruppo di Ricerca italo-russo, di cui fa partePasquale Ferorelli, grande esperto di Enzimologia biodinamica, scopre che fegati espiantati post mortem da pazienti affetti da epatocarcinoma in stadio avanzato, messi in coltura con integratori definiti “biodinamici”, vanno incontro aregressioni della massa tumorale e a normalizzazioni enzimatiche.
Una domanda sorge spontanea: cosa sarebbe successo se questi preparati, frutto di decenni di ricerca biodinamica, espressione di quella che viene oggi definita Terapia Complementare Enzimatica (TCE), fossero stati utilizzati come trattamento, almeno di supporto, quando questi pazienti erano ancora in vita?

Tutti i particolari della ricerca, condotta presso l’Università romana di Tor Vergata, si possono leggere nell’ articolo di Roberto Rovelli pubblicato sul n. 185 del mensile “Pianeta Salute”, rivista divulgativa fondata all’inizio del nostro secolo da Michele Cennamo, che oggi può contare su un Comitato Scientifico di oltrecento esperti in varie discipline mediche e del benessere.

La divulgazione scientifica ha grandi responsabilità verso il pubblico:

Pianeta Salute ne è consapevole e per questo ha voluto dare adeguato spazio ad un tema di vasta portata sociale. In Italia patologie tumorali riguardano 3 milioni di persone, quasi il 5% della popolazione, ogni anno si diagnosticano 363.000 nuovi, casi, poco meno di mille al giorno, 125 all’ora nelle otto orelavorative, 2 al minuto. Queste persone e le loro famiglie hanno il diritto di sapere che qualcosa di importante sta accadendo nel mondo della Ricerca.

BIODINAMICA 1.pdf
BIODINAMICA 2-1.pdf
Comunicato Pianeta Salute.pdf

Una possibile rivoluzione nelle strategie contro i tumori2023-03-16T09:56:36+01:00

Che fare quando i nostri animali invecchiano

2023-05-17T11:09:34+02:00

Che fare quando i nostri animali invecchiano

Chi vive con un gatto o con un cane conosce la tristezza di vederli invecchiare: ieri erano cuccioli coi tuoi bambini, oggi realizzi che i tuoi nipoti non li conosceranno, se non nei ricordi fotografici dell’album di famiglia. Chi ama gli animali sa accettare anche questo, certamente, e apprezzerà la “ricetta” del Dott. Giulianelli, Veterinario torinese: basta un integratore della nuova classe dei “biodinamici” per dare una finestra di gioventù ai nostri amici a quattro zampe, che invecchiano più velocemente di noi. Nome del “miracoloso” preparato e consigli d’uso nell’allegato articolo, pubblicato nel numero di luglio/agosto di Pianeta Salute.

Per informazioni: Massimo Radaelli, Direttore scientifico di Pianeta Salute

(radamass1@gmail.com – 335-5697858)

Articolo Giulianelli(1).pdf
Comunicato per Pianeta Salute 186-2.pdf

Che fare quando i nostri animali invecchiano2023-05-17T11:09:34+02:00

La terapia complementare enzimatica presentata in Germania da Citozeatec

2023-05-17T11:11:41+02:00

La terapia complementare enzimatica presentata in Germania da Citozeatec

Citozeatec Srl, Azienda italiana nata nel 2006, forte dell’ ultratrentennale esperienza enzimologica del suo Fondatore, utilizza le più avanzate biotecnologie industriali a conversione enzimatica sequenziale per ottenere Integratori Alimentari Biodinamici (IAB) in grado di favorire i metabolismi bioenergetici intracellulari e, grazie alla capacità di questi preparati di “lavorare” sugli enzimi apportando all’organismo componenti utili alla ricostruzione cellulare, ottenere importanti effetti clinici modulando l’attività enzimatica e resettando l’omeostasi dell’organismo. Questo il tema principale del Convegno organizzato a Tutzing (Germania) il 21 e 22 Ottobre 2016, avente fra i Relatori la Dott.ssa Ursula Zirngibl, il Dott. Jean-Pierre Boillat ed altri Medici afferenti alle “Naturheilpraxis”, il Dott. Riccardo Spataro del Dipartimento Ricerca e Sviluppo Citozeatec e il Dott. Carlo Alberto Zaccagna, noto Specialista torinese. Si è discusso di una Medicina integrativa, non sostitutiva o alternativa ma complementare alle strategie farmacologiche convenzionali e, in particolare, è stato possibile chiarire e approfondire il ruolo fondamentale degli enzimi che permettono di accelerare i processi di reazione.

“La moderna Medicina sta seguendo una strada sempre più focalizzata allo studio delle specie reattive dell’ossigeno (ROS) che, insieme alla medicina molecolare e all’indagine genetica permettono di spiegare eventi patofisiogenetici importanti nella cura delle patologie…”: parole testuali di un medico partecipante al convegno, durante l’intervento del Dott. Spataro, quando è stata presa in esame la biochimica, protagonista del corretto funzionamento del nostro organismo, dai feedback ai processi allostatici ed omeostatici che rendono l’essere vivente una “macchina perfetta”. Quando invece la fisiologia del nostro organismo è per lungo tempo perturbata da qualsiasi forma di ”stressor” sia esso ambientale che alimentare, i processi allostatici che si perpetuano nel tempo determinano l’insorgere di quello che noi comunemente chiamiamo “malattia”. In questa chiave interpretativa è stata presentata ai partecipanti la tecnologia che porta alla sintesi dei preparati biodinamici di Citozeatec, finalizzati ad agire sugli enzimi modulandone l’attività e resettando di conseguenza l’omeostasi dell’organismo. Questo il “focus” di Citozeatec: non utilizzare enzimi bensì lavorare sugli enzimi endogeni. A supporto dell’efficacia degli Integratori Alimentari Biodinamici è stato fatto un excursus sulle ricerche scientifiche portate a termine dall’Azienda, affrontando varie tematiche che vanno dall’Oncologia a patologie cronico-degenerative, quali ad esempio la Sclerosi Multipla. Quest’ultima è stata uno degli argomenti trattati dal Dott. Carlo Alberto Zaccagna, che ha evidenziato come le teorie scientifiche si riflettano sulla pratica terapeutica e sull’attività ambulatoriale quotidiana, citando fra gli altri i risultati positivi ottenuti su una paziente affetta da sclerosi multipla che, in seguito a terapia con Citozym, ha riacquistato l’uso degli arti inferiori. Grande interesse ha destato anche la segnalazione di efficacia clinica dei preparati biodinamici nell’autismo, in grado di coadiuvare terapie mediche pregresse con l’unico obiettivo di ripristinare funzioni vitali compromesse dalla patologia. Il convegno si è concluso con un Question Time che ha dato la possibilità ai partecipanti di approfondire e consolidare argomenti e concetti fondamentali, quale ad esempio il ruolo bioenergetico-nutrizionale della Terapia Complementare Enzimatica in pazienti oncologici sottoposto a chemioterapia. Nel dibattito la Dott.ssa Ursula Zirngibl, il Dott. Jean-Pierre Boillat hanno evidenziato i benefici ottenuti usando i prodotti Citozeatec in un paziente di 72 anni, con massa necrotica tonsillare ed adenopatie necrotiche satelliti che avevano portato a trattamento chemio-radioterapico: con il ricorso ai protocolli-Citozeatec e a nuove tecnologie, quali Time Waver, il paziente risulta ad oggi completamente guarito, come dichiarato da svariati Oncologi tedeschi e svizzeri. Il Convegno di Tutzing ha rappresentato decisamente un’occasione importante per presentare in Germania l’innovativa linea di Ricerca nata in Italia grazie a Citozeatec, alla luce anche di esperienze di medici provenienti da Svizzera ed Austria, dove è ben noto e praticato l’utilizzo della Terapia Complementare Enzimatica: è infatti emerso dagli interventi dei partecipanti che la sinergia tra azione dinamica dei preparati Citozeatec e specifiche terapie convenzionali possa considerarsi un’autentica “rivoluzione copernicana” che, aprendo nuove frontiere alle applicazioni nutraceutiche, definisce un nuovo concetto di malattia e permette, agendo sul “micro” (biochimica) di ottenere risultati sul “macro” (risoluzione della patologia).

Per ulteriori informazioni: Prof. Dott Riccardo Spataro

riccardo.spataro.citozeatec@gmail.com

Convegno Citozeatec in Germania.pdf

La terapia complementare enzimatica presentata in Germania da Citozeatec2023-05-17T11:11:41+02:00
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